Relax termale, trekking e bike in connubio perfetto con vini e sapori tipici: i Colli Euganei
Dal fenomeno spettacolare dell'inversione termica alla scoperta delle città d'arte cultura, fino ai vini e ai piatti simbolo di questo territorio fra Padova e Venezia

Quando si parla di zone vitivinicole di matrice vulcanica spesso ci si dimentica di una delle più importanti: i Colli Euganei. Un areale dalle origini antichissime, conformatosi ben 43 milioni di anni fa, grazie agli accumuli di colate laviche solidificate a contatto con l'acqua, ma è “solo” da 8 milioni di anni che nascono i colli così come li vediamo e viviamo ora. Oggi, i Colli Euganei sono composti da un centinaio di dolci alture, distribuite come isolotti in un'area di 200 km quadrati a Sud di Padova e a Ovest di Venezia.
La varietà dei terreni da cui nascono vini speciali
L'areale vitivinicolo può vantare una delle pedologie più sfaccettate: dai terreni prettamente vulcanici (tipici i terreni ricchi di Riolite, Trachite e Latite), a quelli più marnosi (tipica marna euganea molto argillosa), passando per la tipica scaglia rossa (calcare argilloso ricco di fossili). Terreni variegati tanto quanto lo è la base ampelografica di questo areale in cui vengono allevati varietali alloctoni e autoctoni a seconda della vocazione della singola micro-area. In pochi sanno che sono stati proprio i Colli Euganei ad accogliere per primi i vitigni bordolesi, grazie ai Conti Corinaldi che hanno messo a dimora vigneti di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc ma probabilmente anche Merlot e Carmenere nell'800; tra gli autoctoni resistono il Serprino, il Pinello, la Garganega e i Moscati (Giallo e Bianco) con il Moscato Giallo vitigno principe della più importante denominazione locale: Fior d'Arancio Docg. Resistono ancora alcuni filari di Marzemina Bastarda, Turchetta e Corbina, vitigni storici di questa zona, quasi estinti del tutto, se non fosse per la passione e la volontà di preservarli di alcuni giovani e virtuosi vignaioli.

Arte, cultura, trekking e piscine termali
Il clima è generalmente più mite rispetto alla pianura e vi consiglio di visitare i Colli Euganei anche in inverno, stagione nella quale potrete assistere al fenomeno dell'inversione termica che vi permetterà di scorgere le cime dei lievi rilievi emergere dal “mare” di nuvole quasi come stiano galleggiando. Tra città d'arte, piscine termali, percorsi per trekking e mountain bike, il vino e il cibo si innestano con coerenza, facendo da trait d'union fra il territorio e la sua storia, fra la tradizione e la modernità. I Colli Euganei offrono un turismo enogastronomico di qualità che vi permetterà di scoprire un territorio ancora molto integro, senza rinunciare ai comfort di strutture ricettive impeccabili, ristoranti di livello e cantine pronte ad accogliervi per degustazioni che, sono certo, asseconderanno le vostre esigenze.
I sapori tipici
Se da un lato dunque, la cucina della zona è basata su materie prime della terra tra le quali spiccano gli ortaggi (il radicchio prima di tutto) e le erbe stagionali, ma è la carne la protagonista con animali da cortile, bovini e di maiali sia come protagonisti di piatti tipici che per la lavorazione di ottimi insaccati (il prosciutto di Montagnana ne rappresenta un delizioso esempio). L'influenza delle tradizioni della Serenissima si sentono, ma il grande attaccamento all'agricoltura di questa zona incide molto sulla cucina tradizionale e sulle evoluzioni, anche, gourmet della ristorazione contemporanea. Imprescindibile il connubio con i vini locali che, grazie alla loro varietà, permettono una moltitudine di abbinamenti dall'aperitivo al dessert.

Il legame strettissimo fra chi produce e la storia di questa terra
Tornando al vino, i Colli Euganei rappresentano un vero e proprio caleidoscopio enoico, tanto che non credo esista un territorio più difficile da ricondurre a una o poche espressioni varietali e, se per qualcuno questo può rappresentare un limite, a mio parere è un valore aggiunto importantissimo e distintivo. I grandi territori sono quelli che riescono a mostrare la propria identità anche attraverso vitigni e interpretazioni enologiche differenti, infondendo in ogni vino le proprie peculiarità di base che faranno da comun denominatore riconoscibile indipendentemente dalla referenza in assaggio. I Colli Euganei sanno fare questo, grazie alla loto matrice vulcanica e al rispetto dei vignaioli nell'interpretarla.
