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Garattini, 96 anni e zero farmaci: "Integratori inutili", nel cibo c'è tutto. Ha ragione a metà, ecco perché

In questi giorni il grande farmacologo ha menato mazzate contro un mercato miliardario ma senza fondamento scientifico. Tabula rasa? Non proprio

di Tiscali FoodCulture   
Il farmacologo Silvio Garattini (Ansa) e l'eterno dilemma: più apporto dagli integratori o dai cibi funzionali? (Shutterstock)
Il farmacologo Silvio Garattini (Ansa) e l'eterno dilemma: più apporto dagli integratori o dai cibi funzionali? (Shutterstock)

Silvio Garattini, re dei farmacologi italiani, uno che dice che a 96 anni non prende quasi mai farmaci e affida una salute a una lucidità mentale ottime a buone abitudini, ha calato una bella mazzata contro il mercato degli integratori. Florido, si calcola che in Italia valga 5 miliardi di euro. Ed è in costante crescita. Ma gli integratori alimentari sono utili? Secondo Garattini molto spesso no, e se ne vendono molti perché la pubblicità è convincente, la legge è di manica larga e permette di trovarli ovunque, nonostante la loro efficacia sia dubbia visto che "non esistono evidenze che dimostrino benefici reali". L'autorevole farmacologo ha ragione a fare tabula rasa degli integratori? Meglio vitamine e altri apporti provenienti dal cibo? Ragione a metà, e quindi torto a metà, vediamo a in dettaglio perché.

Cibo buono e "funzionale": cos'è

Di cibo buono, in giro, ad essere ben informati e attenti, ce nè tanto. E quando parliamo di alimenti è giusto capire quando vengono considerati non solo nutrienti ma funzionali. Cosa significa? Che forniscono al nostro organismo un apporto particolare di certi elementi di particolare valore, dagli yogurt probiotici che fanno funzionare bene l'intestino alle fibre dei cereali integrali e non zuccherati, fino agli Omega-3 del pesce azzurro e simili. Basta trovare questi apporti nel cibo per far fuori tutti gli inutili integratori? Non proprio.

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Quelli e quelle che non riescono ad "assorbire"

Molto conta quanto ciascuno e ciascuna di noi riesce ad assorbire i nutrienti dagli alimenti che consuma. E questo non sempre è possibile, non al meglio delle possibilità. Ad esempio, le vitamine (presenti in molti tipi di frutta) non sempre vengono ben sintetizzate dal nostro apparato digerente. Pensiamo alla vitamina C che si trova nei peperoni, che mescolata all'acqua e alle fibre come antiossidanti è uno dei migliori apporti all'organismo. C'è chi è "scarico" degli enzimi necessari alla digestione, ed ecco che la sintetizzazione della stessa vitamina in un integratore può dare maggiore biodisponibilità di questo prezioso nutriente alla persona. Altri vegetali, come gli spinaci, hanno ossalati che possono ridurne l'assorbimento. 

Leggi anche: Valter Longo, Berrino, Colao: "La longevità con l'alimentazione? Mangiate così". Chi dei tre ha ragione

Quasi sempre meglio i cibi, comunque

Una corretta e bilanciata alimentazione, soprattutto a base di pesce, vegetali, poco pane e meglio se integrale, basso apporto di carne rossa, affettati, senza eccessi di alcol e dolci, è sempre e comunque il miglior modo di avere a disposizione tutte le sostanze nutrienti e che fanno presidio alla nostra salute. Ma restano i "ma": o si trovano i mix di alimenti che aiutano nella digestione il nostro corpo (come l'olio extravergine di oliva che favorisce l'assorbimento della vitamina E o gli agrumi che aiutano a fissare il ferro) oppure non c'è niente di male a ricorrere agli integratori. Ad esempio, nei casi in cui si sia in gravidanza o so faccia molto sport, o si sia anziani, e dunque il cibo non metta a disposizione abbastanza ferro, vitamina B12 o calcio. Caso ancora più evidente è quello del magnesio bisglicinato, presentre negli integratori, che viene assorbito meglio dall'organismo rispetto a quello presente in modo naturale negli alimenti "funzionali". In generale, detto che dare apporto di queste sostante al nostro corpo attraverso il cibo è il modo migliore, esistono casi (vedi anche quello dell'alimentazione tutta veg) in cui potrebbe essere insufficiente il livello di vitamine D, B 12, B 9 (o acido folico), ferro e Omega 3. Ed è lì che gli integratori possono aiutare. Ma su indicazione medica e tenendo conto del reale stato di salute della persona, se necessario, con esami del sangue alla mano. Se no ha ragione Silvio Garattini: è solo mercato e pubblicità. 

Leggi anche: Garattini, zero farmaci e forma perfetta a 96 anni. "Io faccio così"

 

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