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Sud e Isole da scoprire: sapori e luoghi di un tour nella bellezza da non perdere

"E' come essere in un'altro continente" hanno scritto viaggiatori eccellenti. Dal Meridione alle terre circondate dall'acqua, le tappe da non perdere

Tiziano Gaiadi Tiziano Gaia   
Foto dal sito Vallerita.it
Foto dal sito Vallerita.it

"Caro diario, sto bene solo quando sono in nave, nel traghetto in viaggio fra un'isola e l'altra" dice Nanni Moretti in un dei suoi film più amati. Ed è davvero così, lasciare la terra ferma per andare verso un'isola abbracciata dal mare è come rifugiarsi in un altro continente, in miniatura. Un territorio che dischiude lentamente la sua bellezza, permettendo a ciascuno di noi viaggiatori di costruire una sua personale mappa di emozioni e sensazioni. Concludiamo il nostro grand tour enogastronomico estivo d'Italia (la prima parte è qui, la seconda è qui) con un viaggio che dal Meridione ci porta fino alle Isole. Le tappe da non perdere.

Campania

Mastroberardino

Atripalda (AV)

www.mastroberardino.com

Antonio Mastroberardino lo ricordiamo non solo come il patriarca del vino campano, estensore dei più importanti disciplinari Doc e Docg, difensore strenuo dei vitigni autoctoni, ma anche come uno dei più visionari e dinamici imprenditori del sud Italia. Al figlio Piero, ora, il governo di una nave da due milioni di bottiglie, svariate tenute nei principali areali di produzione regionale e una spettacolare cantina che è insieme centro di produzione e pinacoteca. Ciliegina sulla torta, a Mirabella Eclano sorge il Radici Resort, con suite, centro benessere, ristorante (Morabianca) e golf club. Il sogno continua.

Taurasi Radici Riserva

Un capolavoro inarrivabile di potenza, equilibrio e personalità. Un inno al terroir e alla sapienza di chi lo ha concepito. Ovviamente, aglianico 100%.

Puglia

Alberto Longo – Masseria Celentano

San Severo (FG)

www.albertolongo.it

www.masseriacelentano.com

L’azienda si sviluppa in due corpi, e luoghi, distinti: la cantina di Alberto Longo ha sede a Lucera in una bella struttura dalle linee squadrate, l’ospitalità in una masseria qualche chilometro più a nord, a San Severo, comune all’ingresso del Parco Nazionale del Gargano. Siamo in una zona strategica tanto per il vicinissimo mare, quanto per i bei borghi d’entroterra. Per i devoti, San Giovanni Rotondo è a due passi, per i cultori della storia, nell’adiacente Castel Fiorentino morì Federico II. Masseria Celentano è dotata di camere luminose e arredate con gusto ottocentesco, un ristorante moderno e una piscina.

Cacc’e Mmitte di Lucera

Il nome deriva dall’antico uso di svuotare i palmenti (“cacce”) per riempirli con una nuova partita di uva (“mitte”). Blend di uva di Troia, montepulciano e bombino bianco, balsamico al naso e di grande sapidità in bocca.

Castello Monaci

San Pancrazio Salentino (BR)

Contrada Monaci

www.castellomonaci.com

L’area di Salice Salentino e San Pancrazio costituisce una sorta di simbolica porta al Salento, estremo lembo sud-orientale della Penisola e terra di incomparabile bellezza. Castello Monaci è il vostro approdo naturale se siete alla ricerca della giusta distanza dalle folle estive dei centri più meridionali e dalla splendida città di Lecce. Oltre alla cantina – in tufo bianco, luminosa, solare – Castello Monaci, da anni nella galassia Gruppo Italiano Vini, offre una doppia possibilità di soggiorno all’interno della tenuta, circondata da 3.000 olivi e 200 ettari di vigneti: Casina Metrano, una villa cinquecentesca con cinque camere, ideale per una vacanza di gruppo, e Le Scuderie, con eleganti suite dotate di ogni comfort. Due piscine, un ristorante e un museo completano un’offerta ricettiva di livello.

Kreos

Spazio coi rosati! Il Kreos arriva da sole uve negroamaro e si dona fresco, balsamico, intensamente fruttato, croccante, godibile.

Taverna – Borgo Valle Rita Country Resort
Ginosa (TA)

Contrada Girifalco

www.vallerita.it

Non conosce confini l’attività della famiglia Lunati, da mezzo secolo testimonial dei sapori del sud Italia. La cantina in Basilicata, l’accoglienza in Puglia. La struttura produttiva sorge nella piana metapontina a due passi dalla costa ionica. Ma è a Ginosa che si trova il vanto di famiglia: un resort cresciuto intorno a una magnifica masseria d’origine normanna, appartenuta tra gli altri a Maria Cristina d’Austria, e circondato da una tenuta di 280 ettari coltivata a olivi, verdure e frutta biologica.

Primitivo

Anche la produzione enologica risente degli influssi pugliesi. Il vino più interessante della gamma è questo Primitivo croccante e speziato, con profumi di ciliegia, lampone e mirtillo.

Basilicata

Dragone

Matera

Contrada Pietrapenta

www.casaldragone.it

Dragone non fa mancare il proprio contributo a promuovere l’immagine della città dei sassi. Il punto vendita nella centrale piazza degli Olmi propone tutta la gamma aziendale e altre sfiziosità territoriali, le degustazioni in cantina – fuori dell’abitato, già in aperta campagna – comprendono assaggi di prodotti tipici e da poco è in funzione un agriturismo con camere per gli ospiti.

La vera attrazione resta però la cripta del Peccato Originale, la “Cappella Sistina dell’arte rupestre”, situata in prossimità dei terreni aziendali e visitabile prendendo contatto sul sito

www.criptadelpeccatooriginale.it.

Cento Santi

Non di solo Aglianico vive la Basilicata… Dragone vanta una lunga tradizione spumantistica – con affinamento in suggestive grotte – e questo brut da malvasia lucana e greco è davvero interessante.

Calabria

Ceraudo – Agriturismo Dattilo

Strongoli (KR)

Frazione Marina

Contrada Dattilo

www.dattilo.it

Siamo immersi nel mito ogni volta che pensiamo alla Calabria, a maggior ragione quando visitiamo l’ampia protuberanza del territorio cirotano, punto di approdo delle antiche genti da cui discesero i fasti della Magna Grecia. Da Ceraudo, è impossibile non cogliere la suggestione dell’epos. Camere e ristorante, una delle migliori tavole della regione.

Grayasusi Etichetta Bronzo

Splendido rosato di gaglioppo che rinverdisce i fasti di una tipologia sempre bistrattata. Fresco, godibile, teso e secco ma con un tocco amabile sul finale.

Sicilia

Marabino – Relais Torre Marabino

Ispica (RG)

Contrada Marabino, C.P. 18

www.torremarabino.com

Al confine di due Doc storiche – Eloro e Noto – e a cavallo tra la zona barocca e la costa, Ispica sta acquisendo popolarità tra chi vuol coniugare il viaggio enogastronomico con quello culturale. La famiglia Messina è stata brava a intercettare il trend, con l’ottima proposta enologica e, dall’altro, un’accoglienza di prim’ordine nel piccolo relais ricavato all’interno di un’antica torre saracena già adibita in passato a magazzino del grano. Va forte il pachetto visita+degustazione.

Moscato di Noto Moscato della Torre

Naso oscillante tra datteri, camomilla e ginestra, bocca dolce, suadente e sorretta da una splendida acidità.

Tasca d’Almerita – Tenute Capofaro e Regaleali

Sclafani Bagni (PA)

Contrada Regaleali

www.tascadalmerita.it

www.capofaro.it

Tasca d’Almerita appartiene di diritto alla storia del vino siciliano grazie a etichette che hanno precorso i tempi e a una visione imprenditoriale che l’ha portata a estendere lo sguardo alle migliori aree di produzione isolana. Cinque tenute, una più bella dell’altra, tutte visitabili, con una menzione particolare per le due strutture ricettive che offrono anche da dormire: a Salina, nell’arcipelago delle Eolie, un lussuoso resort con alloggi immersi nel verde, piscina e ristorante (Capofaro Malvasia & Resort); a Regaleali, dove batte il cuore produttivo della maison, un antico baglio da cui partire alla scoperta della Sicilia centrale.

Contea di Sclafani Rosso del Conte

Il più famoso Nero d’Avola siciliano rilancia anno dopo anno, con versioni sempre al passo con la propria fama. Complesso, profondo, verticale e persistente: un capolavoro.

Sardegna

Cantina Tani

Monti (SS)

Località Concasaraighina

www.cantinatani.com

Arretriamo di qualche chilometro dalla costa, in piena Gallura, perché questa è la Sardegna che ci piace: col mare lì e le montagne qui, i profumi della macchia mediterranea che inebriano e il verde smeraldo dei vigneti che spuntano sotto un cielo basso, spazzolato dal vento. Ed ecco Cantina Tani. Oltre a proporre un paio di Vermentini tra i più buoni della regione, vi accoglierà con calore. L’agriturismo “Il Vermentino” (what else?) è una chicca. Le camere sono riposanti, con la vista distesa sulle vigne; il ristorante è ospitato in un edificio rurale in mezzo agli olivi.

Vermentino di Gallura Meoru

Una meraviglia questo bianco: elegante, floreale, con cenni di agrumi e una bevibilità straripante. Buona anche la versione Superiore Taerra.

Tiziano Gaiadi Tiziano Gaia   
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