La leggenda delle "navi fantasma" e del loro carico speciale. Che rivive con due riti del gusto a tavola
Fra il 12 e il 13 dicembre torna la tradizione di Santa Lucia, di come si salvò Siracusa e dei due piatti che ne celebrano la mitologia. Come prepararli

Il giorno di S. Lucia, protettrice degli occhi e della vista, nel corso dei secoli è diventato una ricorrenza molto sentita e suggestiva che trae origine da riti pagani legati al periodo più buio dell’anno e al ritorno lento alla vita e alla luce. Secondo la leggenda la notte del 12/13 dicembre, durante un periodo di grande carestia, delle navi senza equipaggio piene di grano, approdarono nel porto di Siracusa per intercessione della santa; per ingraziare la santa di questa azione provvidenziale si iniziò e cuocere il grano e a trasformarlo in un dolce.
Dalla leggenda alla tavola
Ancora oggi la tradizione si tramanda nei secoli e sopravvive a mode e momenti. Infatti nella città di Siracusa, in cui la santa è patrona, si usa mangiare la cuccia che si prepara esclusivamente in questa giornata. È un dolce di lunga preparazione, composto da grani di frumento cotti a lungo nell'acqua e conditi con ricotta, zucca cannella, cioccolata in pezzi, zucchero e vin cotto; un dolce tipico sacrale che si mangia tutto, tanto che le briciole devono essere offerte agli uccellini per proteggere il loro destino durante l’inverno.
Esiste anche una versione salata a cui si aggiungono ceci, ricotta salata e olio, ma tipici di queste giornate ci sono anche le panelle e i salamini d'oca che vengono ritirati sotto il loro grasso per preservarli per l'inverno.
La luce sul volto della sposa
Diffuso in più aree d'Italia l'uso di astenersi dal mangiare cibi contenenti farina con la convinzione che nutrendosi di sole verdure senza pane si potrà avere un'illuminazione sul volto del futuro sposo o sposa.
Ad Alessandria, nel Nord Italia si usa comprare e regalare pacchetti di lecabon, bastoncini di zucchero e miele che hanno la forma fine e la lunghezza di 10 centimetri; una ricetta di per se non difficile ma che richiede grande forza e un apposito gancio per appendere e torcere l'impasto di zucchero e miele finché non si solidifichi.
La santa che arriva prima di Babbo Natale
Anche in altre e numerose città del Nord si celebra la Santa e in alcune città specifiche come Brescia, Bergamo e Mantova, i bambini aspettano con trepidazione che la Santa porti i regali. Santa Lucia passeggia nella notte per le vie della città in groppa al suo asinello e, assicuratasi del fatto che i bambini siano stati buoni durante l'anno, distribuisce i propri doni; così, la mattina del 13 dicembre i bambini possono scartare i loro doni. Lux, lucis, luce: voi come festeggerete il 13 dicembre e la rinascita della luce sulle tenebre dell’inverno?