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Caco o cachi? Ripartiamo dai fondamentali e riscopriamo le proprietà di un frutto straordinario

Cambio di stagione e di gusti, come è giusto che sia. La dolcezza carnosa, ricca di energia, è perfetta per i primi freddi, e ottima per una pelle levigata

Lucia Arlandini di Lucia Arlandini   
Va bene la dolcezza, ma sono molte le proprietà sottovalutate del cachi (foto Shutterstock)

Se c'è un frutto tipicamente autunnale e che di solito non si collega direttamente all'arrivo dell'autunno, come accade ad esempio per le castagne, questo è il cachi. Un momento: caco o cachi? Spesso nella parlata quotidiana usiamo tutti e due i nomi, ma quello corretto è cachi, sia al singolare che al plurale, deriva dal giapponese kaki e di questo frutto ancora tutto da scoprire troviamo tracce anche negli scritti di Linneo, il botanico svedese del Settecento, che lo definì è Diòspyros kaki. Letteralmente: "Cachi frumento di Giove" o anche "cibo degli dei". Frutto tipicamente autunnale, dolcissimo e saporito e, non amato da tutti, è comunque una nota di colore sulle tavole di questi mesi grigi. Conosciuto anche col nome di loto, è considerato come l’albero delle 7 virtù.

Una "cascata" di cachi a colorare i colori pallidi dell'autunno (foto Pexels)

Tutt'altro che un frutto novità

La sua coltivazione è una delle più antiche nel mondo; nata nella Cina centro-meridionale più di due mila anni fa si è diffusa rapidamente nel Mediterraneo fino ad essere considerata la pianta della pace, poiché fu l’unica a resistere alla devastazione ella seconda guerra mondiale spiccando con i suoi frutti colorati. Ne esistono di due tipi: il cachi-mela, dal sapore vanigliato e polpa soda e croccante, e il cachi comune dalla polpa morbida e cremosa. Questro frutto presenta un alto contenuto di acqua (80%) ed è molto ricco di zuccheri (12%).

Tanta energia e calorie: ma occhio alla quantità

L’apporto di calorie è quindi notevole, poiché 100 grammi di frutto ne apportano circa 70, quindi è sconsigliato per i diabetici ma consigliato per chi fa attività sportiva per l’apporto energetico a rilascio rapido. Ricco di vitamine rafforza le difese immunitarie, contrasta l’invecchiamento cellulare, aiuta a ridurre l’assorbimento del colesterolo e neutralizza l’acidità dei succhi gastrici ed è indicato a chi soffre di gastrite e reflusso gastroesofageo.

Quando da il meglio di sé

Al fine di beneficiare al massimo del suo apporto energetico andrebbe mangiato al mattino a colazione e soprattutto sempre ben maturo; se mangiato acerbo può essere un po’ irritante e dare la sensazione di bocca “legata”. Ti do un consiglio: se li compri o raccogli un po’ acerbi, puoi velocizzare la maturazione insieme e mele e pere che rilasciano etilene ma poi, una volta maturi, si conservano per breve tempo anche in frigo.

Come apprezzarlo al meglio

Ma come si fa a capire se il cachi è maturo? Ti basterà guardare la sua buccia, se è sottile, trasparente e intatta e la sua polpa tenera, allora il cachi è perfetto. Il cachi è anche un alleato di bellezza per le proprietà antiossidanti che prevengono l’invecchiamento della pelle e, la sua polpa, spalmata sul viso, è ottima per ottenere una pelle morbida e levigata.

Insomma, ti ho convinto a fare incetta di questo frutto autunnale delizioso?

Un frutto dalla storia e cultura antica (Foto Pexels)
Lucia Arlandini di Lucia Arlandini   
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