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Chi rinuncia alla carne e sceglie "veg" mangia più cibo spazzatura. Lo studio e i rischi per la salute

Un'indagine ospitata da Lancet mostra come i consumatori etici spesso cadano nelle scelte degli alimenti ultraprocessati. Le ragioni e i pericoli

di Tiscali FoodCulture   
Burger 'alternativo' e schifo per la carne rossa. Nel mezzo, molte cose da sapere (Shutterstock)
Burger "alternativo" e schifo per la carne rossa. Nel mezzo, molte cose da sapere (Shutterstock)

Veg contro meat addicted. Vegani contro chi non rinuncerebbe mai alla carne, e meno ancora a quella rossa così saporita e succosa, alla faccia dell'Oms che l'ha messa, insieme agli insaccati, fra i cibi più suscettibili di favorire l'insorgenza di tumori. Questa battaglia alimentare va avanti negli anni, spinta anche da ragioni etiche (la crudeltà degli allevamenti intensivi, l'eccesso di emissioni inquinanti, l'uso di antibiotici e farmaci per indurre la crescita accelerata in animali da macello, la difesa della biodiversità). Ma contiene altre insidie, e una di queste riguarda proprio il fronte più virtuoso, quello di chi ha deciso di essere no meat. 

Vedi anche: videointervista con Giulia Innocenzi. "Così sveliamo gli orrori negli allevamenti intensivi

Lo studio su veg e cibi ultraprocessati

A far discutere è l'aggiornamento dello studio ospitato su eClinical Medicine, "costola" del prestigioso Lancet, e disponibile in formato integrale qui. Secondo il quale chi ha deciso di fare a meno della carne, poi viene spinto a ritrovare un'esperienza alimentare simile scegliendo e comprando cibi ultra processati. Sono quelli insaporiti artificialmente e molto elaborati dalla scienza chimica alimentare. Ed esistono numerosi studi sulle ricadute del junk food ultraprocessed sulla memoria, sul vigore sessuale, sugli sbalzi umorali, l'insorgenza di diabete, la iperglicemia e l'invecchiamento precoce. In soldoni: niente carne ma emulazioni di hamburger veg con ingredienti tutt'altro che salutari, maggiore consumo di pizza anche di qualità scarsa, di dolciumi e cibi precotti presentati come "salutari" ma, alla prova dell'analisi degli ingredienti utilizzati, niente affatto sani.

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Un vantaggio sempre più residuo

Lo studio che ha visto impegnati i team medico-alimentari dell'Imperial College di Londra e dell'Università di San Paolo mostra però che rispetto alla carne rossa o agli insaccati, i cibi ultraprocessati veg tendono ad avere un punteggio migliore sia quanto a capacità nutrizionali che per la salute dell'organismo. Magra consolazione e vantaggio sempre più residuo e risicato. Una sorta di "meno peggio" che fa riflettere. 

Approfondimento: ultraprocessati e con ftalati. Quali sono i cibi che danneggiano memoria e fertilità

di Tiscali FoodCulture   
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