Food foraging, il nuovo trend: come raccogliere solo il meglio dalla natura e usarlo in cucina
Una pratica antica riscoperta in tutto il mondo con grande piacere: armonia con l'ambiente, sapere alimentare ed eccellenza nel piatto
Mangiare correttamente significa conoscere, informarci per acquisire consapevolezza e, di conseguenza, applicare un nuovo approccio alla nutrizione. La volontà di limitare i consumi, riciclare gli avanti, valorizzare ingredienti considerati umili e assumere delle abitudini alimentari sane, sono alla base di una cucina spontanea e naturale; se la pandemia ci ha insegnato qualcosa è quanto riconnetterci con la natura sia fondamentale per il nostro benessere psico-fisico.
I nuovi trend non sono mai stati così "antichi"
Il ritorno al passato e alla natura sono due elementi chiave delle nuove tendenze alimentari ed il trend che meglio incarna questi concetti è il food foraging, ovvero la pratica di raccogliere erbe, piante, bacche, fiori, licheni, funghi, foglie e cortecce degli alberi, ma anche alghe, a seconda che si pratichi in campagna, in un bosco alpino o in mare. Un modo innovativo di cucinare, recuperando le tradizioni del passato e le materie prime selvatiche del territorio. Queste tendenze alimentari e questo ritorno alla natura ovviamente interessano anche il mondo della ristorazione e in primis gli chef stellati.
Il "Noma" prima della sua crisi: il foraging al centro della cucina
Da diversi anni ormai molti chef hanno basato la loro ricerca gastronomica sul foraging, mettendo in luce particolarità locali e stagionali. Primo fra tutti Rene Redzepi, lo chef del Noma di Copenhagen (che ora chiude e si reinventa, lo abbiamo scritto qui) tanto che nel suo paese di origine vi sono app scolastiche per educare fin da piccoli i ragazzi a procurarsi il cibo in maniera più naturale e sostenibile.
Dalle cucine degli chef stellati a casa nostra il passo è breve; in circolazione ci sono diversi ricettari sulla cucina con erbe selvatiche e corsi, non solo online, sul foraging.
Attenzione a seguire qualche regola semplice:
· raccogliere solo quello che serve essendo consapevoli di quello che raccogliete
· non calpestare specie non edibili per l’uomo ma importanti per l’ecosistema
· non sradicare mai le piante, ma tagliarle delicatamente lo stelo appena sopra la radice, così da permetterne la ricrescita
· prelevare parti di corteccia solo da alberi caduti
Che iniziate a praticare il foraging oppure no, ricordatevi che in ogni caso una cucina naturale è sinonimo di consapevolezza della qualità che mettiamo nel piatto, di abbandono delle cattive abitudini e scelta mirata degli alimenti stagionali, magari, dopo una bella camminata in natura!