Té col pollo, le ostriche e i dolci mignon: gli incredibili incontri fra la regina e Lady Bedford

Fu la Duchessa di Bedford a inventare il té delle cinque, alla corte della Regina Vittoria. Oggi è un uso mondiale, fra le variazioni più "pazze"

Lady Bedford, la regina britannica Victoria e il menu degli 'afternoon tea' (Montaggio da Creative Commons e Shuttertock)
Lady Bedford, la regina britannica Victoria e il menu degli "afternoon tea" (Montaggio da Creative Commons e Shuttertock)

Il rito del tè delle cinque è un’usanza britannica ormai diffusa in tutto il mondo soprattutto nel periodo invernale. Le sue origini risalgono alla metà dell’800 quando la Duchessa di Bedford, dama di corte della Regina Vittoria, sentendo un certo languore fra il pranzo e la cena, prese l’abitudine di accompagnare il tè con qualche stuzzichino per spezzare la fame. Da allora ovviamente molte cose sono cambiate poiché è diventata una pratica non solo nobiliare, ma di tutti i ceti sociali, e si è estesa alle abitudini di molti Paesi. Soprattutto nelle capitali europee esistono ancora bellissime sale da tè che ripropongono miscele sofisticate in tazze e teiere di finissima porcellana.

Non un solo té, l'ossessione della varietà

Negli ultimi anni vi sono una vera e propria ricerca di té particolari e sempre più appassionati di questa coltivazione; preferibile servire il vostro tè in foglie per assaporarne di più tutte le sfumature organolettiche. Sarebbe meglio non accompagnarlo con latte o limone, soprattutto quest’ultimo annulla tutte le proprietà benefiche delle foglioline. L’uso di mettere un goccio di latte prima di servire il tè sembra sia legato al fatto che in questo modo non si macchia la porcellana.

Il perfetto tea brunch

Arriviamo quindi al momento dell’infusione: come per magia, ecco che dal contatto prolungato delle foglie del té e della miscela con l’acqua calda, si sprigiona tutta la sua essenza. In questa fase è importante seguire alla lettera le temperature e i tempi indicati sulle confezioni del té.  Ma ora pronti ad organizzare anche voi un perfetto tea brunch.

Occorrono: teiera, tazze e piattini, lattiera e zuccheriera in porcellana dai colori tenui. Serviranno cucchiaini, forchettine, una paletta e un coltello per burro; addobbate la tavola con alzatine perfette per disporre dolcetti e bocconcini salati.

Sappiate che nei primi del ‘900 il menù perfetto per l’afternoon tea (da servire solo tra le 16 e le 17) prevedeva: pane e burro, almeno 5 tipi di tramezzini, vol au vent di ostriche, cotolette di pollo, due tipi di panna, quattro tipi di gelatina, un gelato e tè sia cinese che indiano.

La "cerimonia", fatta di dettagli ornamenti

Per quanto riguarda lo zucchero sarebbe da preferire in zollette da servire con un paio di pinzette apposite ma ultimamente sono di moda i cristalli di zucchero davvero molto belli e particolari per abbellire la tavola. Presentate sul tavolo pane e una ampia selezione di marmellate in versione mignon e non dimenticate di decorare la tavola con dei fiori profumati. Un’ultima regola da seguire sempre, durante il tea time, è rispettare le buone maniere, il bon ton quindi non fate rumore mentre si sorseggia il tè e non abbuffarsi dei bocconcini dolci e salati serviti insieme.

E ora godetevi questo momento conviviale di relax e soprattutto ricordate...giù quel mignolo!