L'albicocca che ha stregato Alessandro Magno ed è arrivata in Europa. Tutte le sue proprietà
Il grande condottiero, così vuole la leggenda, conobbe questo frutto in Asia e ne rimase deliziato. Moltissimi i suoi usi, alcuni dei quali poco conosciuti

L’albicocca è un frutto tipicamente estivo e i maggiori produttori a livello mondiale sono Italia, Spagna, Stati Uniti, Francia e Grecia. In Italia si coltivano oltre 300 varietà di albicocche tra cui le più conosciute ed apprezzate sono quelle di Valleggia, nella tipica dell’area savonese, che hanno un sapore intenso, dolce e aromatico.
Dalla Cina all'Europa attraverso Alessandro Magno
Introdotta in Europa nel I secolo d.C., l’albicocca è originaria dell’Asia Centrale e della Cina; La leggenda vuole però che sia stato Alessandro Magno a scoprirne la delicatezza e la bontà e ad esportare il frutto verso l'Europa.
I suoi usi
L'albicocca è reperibile in diverse preparazioni. Quelle secche o disidratate, sono prive della frazione acquosa per cui le sostanze nutrienti sono più concentrate e, a parità di peso hanno un apporto calorico di 20 Kcal per 100 g a differenza di 48 kcal per 100 g di fresche. Traendo origine dai vecchi metodi di conservazione della frutta di stagione, le albicocche sciroppate prevedono l’immersione dei frutti freschi all’interno di una miscela di acqua e zucchero: ciò determina la dispersione di sali minerali e aggiunge più componente zuccherina.
La merenda per la pausa ideale
Sono comunque ideali per uno spuntino sano poiché ricche di vitamine, sali minerali e antiossidanti, quindi aiutano a ostacolare la formazione di colesterolo, prevengono la stipsi per l’alto contenuto di fibre, favoriscono la salute degli occhi e, grazie alla presenza abbondante di betacarotene, stimolano la produzione di melanina che è responsabile della abbronzatura e protegge la pelle dai raggi solari.
L'uso erboristico, comsmetico e in pasticceria
Dai noccioli dell’albicocca si estrae un olio molto usato a livello cosmetico sia per i capelli che per la pelle: ha un intenso potere rinforzante, emolliente, idratante e antirughe. I semi di albicocca chiamati ermelline, vengono da sempre usati in pasticceria, ad esempio per gli amaretti, e hanno un sapore amaro; contengono però la vitamina B17 che è antitumorale e un alto contenuto di cianuro per cui bisogna limitarne il consumo. Le donne cinesi mangiavano le albicocche per favorire la fertilità: si è poi scoperto che contengono effettivamente sostanze che influenzano positivamente gli ormoni sessuali femminili.
Un finale "British"
Ora sta a te fare incetta di questo frutto e se hai l’occasione di andare durante le ferie in Inghilterra, non dimenticarti di provare l’apricot wine, vino dolce da dessert o l’apricot brandy prodotto dalla fermentazione del frutto con suo nocciolo in alcool.