Contro il reflusso e la gastrite, riscopriamo la mela cotogna. La "brutta" che fa benissimo
Con l'autunno e il primo inverno riparte la raccolta di questo frutto che divide. Molti non lo sopportano, ma ecco alcune preparazioni imperdibili

Questa è la stagione delle mele cotogne, quella varietà dalla forma irregolare dal profumo intenso e con sapore asprigno. Il cotogno ha una storia molto lunga, poiché era già conosciuto dai Babilonesi e Greci. Una pianta che si è diffusa dall’Asia minore al Caucaso sino a raggiungere l’intera area mediterranea e dove in Italia trovò un terreno molto fertile dove mettere le radici.
Perché non piace a molti
Oggi le mele cotogne sono purtroppo annoverate fra i frutti rari e dimenticati, pochi campi sono dedicati alla loro coltura poiché la polpa dura, acida e allappante è sgradevole per la maggior parte della gente. In Italia per molto tempo si utilizzarono come profumatori di ambienti finché non si pensò di cuocerle per neutralizzare il sapore acre creando così la cotognata, una particolarissima marmellata dalla consistenza molto soda.

Le preparazioni da ricoprire
Mele cotogne e zucchero in pari quantità, acqua e succo di limone sono le basi di questa preparazione che può differenziarsi a seconda delle regioni d’Italia: ad esempio nel Nord la marmellata di cotogne viene fatta aggiungendo spezie come chiodi di garofano e cannella, mentre nell’Appennino Emiliano si aggiunge la grappa. A rendere invece particolare la cotognata siciliana è lo stampo in cui viene lasciata asciugare: rotondo con fiori o frutti, un vero e proprio capolavoro di pasticceria.

Anche in versione salata
La cotognata è quindi una ricca merenda molto salutare ma oggi viene sempre di più usata in preparazioni salate: perfetto l’abbinamento con formaggi di latte di pecora. Se la preparate in casa ricordatevi che bisogna conservarla in scatole di latta con magari foglie di alloro secche che aiutano ad eliminare l’umidità.
Le proprietà di questo frutto
Le mele cotogne erano di per sé già conosciute per le numerose proprietà benefiche già nel Medioevo e Rinascimento: ricche di vitamina C e fibre, sono antinfiammatorie e risultano di grande efficacia contro il reflusso e l’ulcera gastrica da abuso di alcol, hanno inoltre proprietà diuretiche utili a regolare la pressione. Nessuna controindicazione quindi a queste mele "brutte" ma buonissime che cotte danno il loro meglio con l’aggiunta di spezie; attenzione però che la loro preparazione più golosa e apprezzata, la cotognata, è ipercalorica, circa 200 cal. per 100 g.
