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Chianti Colli Fiorentini: un'area speciale fra vino, arte, natura e bellezza. Il tour e gli abbinamenti a tavola

Andiamo a scoprire questo aerale di straordinaria vocazione eno, da Montelupo a Pontassieve. Cosa vedere, mangiare, esplorare

Francesco Saverio Russodi Francesco Saverio Russo   
Fra le vigne, l'arte, le splendide colline e le degustazioni del Chianti fiorentino (Shutterstock)
Fra le vigne, l'arte, le splendide colline e le degustazioni del Chianti fiorentino (Shutterstock)

Il Chianti Colli Fiorentini, una delle sottozone del Chianti, rappresenta un'area di straordinaria vocazione vitivinicola. Situato tra le colline che circondano Firenze, questo territorio si distingue per la ricchezza geologica, i microclimi variegati e una tradizione vinicola che si fonde con una visione contemporanea della qualità e dell'identità. Nello specifico il Chianti Colli Fiorentini DOCG viene prodotto nell'area che si estende sulle colline che circondano Firenze estendendosi dalla città verso sud-ovest e sud-est. Questo territorio comprende l’area che va da Montelupo Fiorentino a Fiesole, attraversando località come Lastra a Signa, Scandicci, Impruneta, Bagno a Ripoli, Rignano sull’Arno e Pontassieve. Da qui si diramano tre estensioni verso Ssud: la prima, a Ovest, include i comuni di Montespertoli, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa, fino a Certaldo e Barberino Val d’Elsa; la seconda, più a Est, comprende Incisa e Figline Val d’Arno; la terza, situata all’estremo Est, si sviluppa lungo una stretta fascia di territorio che va da Pelago a Reggello.

Foto Shutterstock

Vinum Florentinum

Siamo nella terra del Vinum Florentinum, il vino di Firenze, prodotto nelle tenute delle nobili famiglie fiorentini per poi essere venduto in città dalle “buchette del vino” dei palazzi direttamente a tutti.

Un territorio unico e complesso

La geologia del Chianti Colli Fiorentini, con suoli argillosi e calcarei, prevalentemente di origine Terziaro Neogenico (da 5 a 24 milioni di anni) con depositi di materiali dalle zone appenniniche ed affioramenti litoidi originati in periodi precedenti – Paleogene (da 66 a 24 milioni di anni) Solo in piccola parte sono presenti depositi più recenti del Quaternario Olocenico e Pleistocenico. Il paesaggio collinare, con altitudini tra i 150 e i 400 metri sul livello del mare, e le esposizioni prevalentemente soleggiate da Sud-Est a sud-ovest, creano microclimi diversificati che esaltano la maturazione delle uve e l'espressività dei vini. Questa varietà pedologica e climatica si traduce in una complessità che si riflette nei vini, permettendo ai produttori di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e di ottenere una qualità costante.

Il Sangiovese e i suoi gregari

Il protagonista indiscusso del Chianti Colli Fiorentini è il Sangiovese, vitigno simbolo della Toscana, che in questo territorio si esprime con vivacità acida, tannini ben definiti e un'evoluzione armoniosa nel tempo. Tuttavia, il valore aggiunto di questa zona risiede anche nei suoi vitigni gregari sia autoctoni (anche le tipiche e storiche uve a bacca bianca Trebbiano e Malvasia) che alloctone, che arricchiscono i vini con morbidezza, finezza aromatica e maggiore equilibrio, grazie alla complementarietà varietale che aiuta, anche, a sopperire alle criticità legate ai cambiamenti climatici in atto. In particolare, uve come il Canaiolo, il Colorino e il Trebbiano, spesso bistrattate, potrebbero tornare a essere centrali nella ricerca di un'identità di vigneto e territorio, andando oltre il forzoso concetto, talvolta limitante, di “purezza” varietale.

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Stile e identità

Il Chianti Colli Fiorentini si caratterizza per uno stile contemporaneo, capace di coniugare freschezza, agilità e struttura. I vini presentano un equilibrio raro tra acidità, materia e tannini, con valori alcolici contenuti che ne esaltano la fruibilità. Le versioni "d'annata" privilegiano la piacevolezza immediata e la schiettezza aromatica, mentre le "riserva" offrono maggiore profondità e coerenza, bilanciando struttura e dinamica in sorso.

Biodiversità e innovazione

La diversità varietale e la capacità di adattamento alle condizioni climatiche fanno del Chianti Colli Fiorentini un modello di viticoltura sostenibile e futuribile. L'integrazione tra vitigni tradizionali e pratiche moderne permette di preservare l'equilibrio ambientale e di produrre vini che riflettono autenticamente il territorio. La crescente attenzione verso selezioni di vigneto e sottozone promette di consolidare ulteriormente l'identità di questa sottozona, valorizzandone le peculiarità.

Abbinamenti gastronomici locali

Il Chianti Colli Fiorentini si presta a numerosi abbinamenti con la cucina toscana. Grazie ai suoi sentori fruttati e floreali, è ideale con antipasti tipici come i crostini toscani al paté di fegato e i salumi locali, tra cui la finocchiona e il prosciutto crudo. Per i primi piatti, si abbina splendidamente a paste con sughi saporiti come le pappardelle al ragù di cinghiale o i pici all'aglione. Tra i secondi, è perfetto con carni alla griglia, come la celebre bistecca alla fiorentina, arrosti di carne bianca o fritti, e formaggi stagionati, esaltando le note sapide e aromatiche di pecorini toscani.

Enoturismo

Per gli appassionati di enoturismo, il Chianti Colli Fiorentini offre itinerari che uniscono la scoperta del vino a quella del patrimonio storico, artistico e paesaggistico della regione. Numerose cantine nella zona aprono le loro porte ai visitatori, offrendo tour guidati che permettono di esplorare i vigneti, le cantine di invecchiamento e, naturalmente, di degustare i vini locali. Tra ville medicee e realtà immerse in contesti bucolici, questo areale è l'ideale per gli enoturisti che vogliono vivere un'esperienza enoica immersiva a ridosso di una città dallo straordinario patrimonio cultura e artistico come Firenze. La vicinanza al capoluogo toscano agevola, inoltre, i collegamenti con tutti i mezzi di trasporto e la possibilità di decidere se pernottare nei numerosi agriturismi e nelle stesse cantine dotate di strutture ricettive di alto livello o, magari, di rientrare in città per godersi un po' del buon vivere fiorentino.

L'importanza centrale del Consorzio

Il territorio può contare su un Consorzio molto attivo, che organizza numerose occasioni di incontro con i vini e i produttori della denominazione, come l'Expo Chianti Colli Fiorentini, che si tiene a Firenze e offre l'opportunità di degustare una selezione dei migliori vini della denominazione, incontrare i produttori e approfondire la conoscenza del territorio.

Foto Shutterstock

Per un'esperienza enoturistica completa, il consiglio è quello di percorrere la Strada del Vino Chianti Colli Fiorentini, un itinerario che si snoda attraverso colline punteggiate da vigneti, borghi storici e panorami incantevoli. Questo percorso permette di visitare diverse cantine, degustare prodotti tipici e scoprire le bellezze storiche e artistiche della regione.

Visitare quest'area non solo arricchisce la conoscenza enologica, ma permette anche di immergersi nella cultura e nelle tradizioni di una delle regioni vinicole più affascinanti d'Italia, in cui storia, biodiversità, arte e tradizione unita a rinnovata contezza tecnica si fondono in maniera apparentemente così facile da far sembrare tutto normale, mai ostentato, mai eccessivo. Proprio come il vino di queste zone, capace di chiamare la tavola come pochi altri e di appagare animo e palato senza voli pindarici o eccessi di sorta, con classicità e quella dinamica di beva agile e non opulenta sempre più attuale.

Francesco Saverio Russodi Francesco Saverio Russo   
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