Vini bianchi, rossi, rosati e spumanti: come conservarli a seconda del tipo e gustarli al meglio. Le cose da sapere
Nel mondo dei vini: come scegliere il miglior metodo di conservazione per le varie tipologie di vini e abbinarli in modo perfetto. Una guida
Il vino è sinonimo di convivialità, di festa, di allegria. Da sempre immancabile sulle tavole degli italiani, il vino è un'espressione della cultura mediterranea, della gioia di stare a tavola con amici e parenti, di festeggiamenti. Numerosi sono i vini presenti nel panorama enologico italiano, tutti con peculiari caratteristiche, storie e metodi di conservazione. Dalla loro conservazione dipende anche la resa sul gusto, per questo è bene conoscere le varie tipologie di vini e il modo migliore per conservarli, ad esempio riponendoli in cantine o in una cantinetta vino, al fine di avere un'esperienza di gusto ottimale.
Tutte le tipologie di vino
In linea generale, tre sono i principali gruppi di vino, a loro volta suddivisi in altri micro-gruppi: vini rossi, vini bianchi, vini rosati e spumanti. I vini bianchi presentano, come suggerisce il nome, un colore chiaro, sul giallo e bianco, dato dall'utilizzo di uva bianca. Si suddividono in vini bianchi corposi, molto più densi al palato, con un gusto rotondo, e vini bianchi meno strutturati, molto freschi e leggeri. Tra i vini bianchi vi sono anche quelli aromatici, il quale sapore e profumo ricorda in modo netto e definito il gusto dell'uva dalla quale sono stati prodotti. L'uva utilizzata per per produrre i vini bianchi ha un sapore e un profumo molto forte, il quale si riflette su sapore e odore dei vini da essa derivati. I vini rossi sono, invece, più corposi dei vini bianchi. I vini rossi corposi hanno un sapore molto deciso, e presentano un colore rosso scuro, tendente quasi al nero. Vi sono poi i vini rossi di medio-corpo e i vini rossi leggeri, dal gusto sempre molto denso, ma presentano un colore più chiaro, tendente al rosso vivo o rosso rubino. Infine, vi sono i vini rosati e gli spumanti. I vini rosati, per molto tempo sottovalutati, sono anch'essi il risultato di uno studio e di una produzione accurata e meticolosa. Sono vini leggeri, freschi, dal sapore fruttato e floreale, derivanti da una particolare lavorazione dell'uva nera. Infine, gli spumanti o vini frizzanti. Simbolo per eccellenza di festeggiamenti e occasioni liete, hanno la caratteristica di essere frizzantini, con lievi o marcate bollicine. In essi è presente anidride carbonica derivata dalla fermentazione, che dà la particolare caratteristica del rumore quando viene stappata la bottiglia. Sono ricavati dalla fermentazione alcolica dell'uva o del mosto d'uva.
Come conservare i vini
I vini presenti in commercio sono numerosi e di tante tipologie, e altrettanto numerosi sono i metodi di conservazione. Ogni tipologie di vino, infatti, necessita di cure ad hoc per preservarne al meglio sapore e consistenza, e avere così la migliore esperienza sensoriale. Per conservare il vino è importante controllare sempre le condizioni ottimali per le bottiglie, come la temperatura, l'umidità e anche la luce. Solitamente i vini sono conservati nelle cantine, ma ad oggi è possibile conservarli nelle proprie abitazioni grazie alle cantinette vino presenti in commercio. Le cantinette vino permettono di imitare le cantone tradizionali, proteggendo le bottiglie dagli sbalzi termici e di luce, e riducendo le vibrazioni per evitare la rottura delle bottiglie. Anche le cantinette del vino nelle proprie abitazioni necessitano però di accortezze in base alla tipologia del vino. I vini bianchi vanno conservate in un range di temperatura che va dai 7 ai 13 gradi, in base alla loro corposità e struttura; gli spumanti necessitano di una temperatura tra i 6 e i dieci gradi, mentre i vini rosati vanno mantenuti tra i 10 e i 12 gradi. I vini rossi sono gli unici vini che non vanno riposti in frigo o in cantine, ma in luoghi bui ed asciutti.
Come accompagnare i vini a tavola
Oltre alla loro conservazione, per gustare al meglio un vino è importante anche il modo in cui vengono abbinati agli alimenti. Ogni vino, infatti, ha caratteristiche diverse, e dunque viene abbinato in modo diverso ai vari cibi. I vini frizzanti e gli spumanti sono l'ideale per il fine pasto o i festeggiamenti: solitamente accompagnano i dolci lievitati (ad esempio nelle feste natalizie i tradizionali pandori e panettoni), gli aperitivi o alcune portate di pesce. I vini bianchi, invece, sono usati soprattutto in estate, per la loro freschezza e leggerezza. Vengono abbinati principalmente ai piatti di pesce, sia primi che secondi, ma anche a carni bianche e formaggi di media stagionatura o erborinati, oppure ad alcuni piatti della cucina orientale. I vini rosati spesso accompagnano aperitivi o piatti freschi a base di verdure e formaggi leggeri, oppure a piatti di carne fredda, come carpacci o tartare. I vini rossi, invece, sono il simbolo dei mesi freddi. La loro corposità e densità emana l'idea di calore, di un calice che accompagna un buon piatto caldo, magari mangiato davanti ad un camino acceso. I vini rossi sono i compagni d'eccellenza dei piatti di carne: stufati, arrosti, tagliate, ma anche primi piatti di pasta, solitamente conditi con funghi, tartufo o selvaggina. Il vino rosso è molto spesso abbinato anche a taglieri di salumi e formaggi, minestre e grigliate.












