"Il vino fa venire il cancro". I dazi di Trump e la "crociata" che parte dagli Usa. Italia in allarme
Non sono più solo l'Irlanda o gli attivisti anti alcol che hanno avuto spazio in Europarlamento, ora anche il più potente Paese del mondo si muove in questa direzione
Della pressione in ambito Unione europea per far proclamare il vino come cancerogeno, con rischi non differenti dalle carni rosse e gli insaccati o il tabacco, con tanto di avvisi sulle etichette delle bottiglie, abbiamo scritto qui. Ripartendo dall'iniziativa che ha visto una mostra con slogan allarmanti proprio nella sede del Parlamento Europeo, con polemiche a seguire e l'intervento deciso del ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Un'altro segnale sul vino cancerogeno era arrivato dall'Irlanda, ma ora sono gli Usa a volere sulle etichette i cosiddetti health warnings. Cioè gli avvisi per il pericolo per la salute, come "il vino uccide", "il vno porta il cancro" o "nuoce gravemente alla salute". Come siamo abituati a vedere sui pacchetti di sigarette. Perché questa "crociata"?
La diga sta crollando
Nonostante le proteste di Lollobrigida, che parla di minaccia al vino italiano, fra i più richiesti, prestigiosi ed esportati del mondo, le campagne sul vino come possibile innesco di forme di tumore vanno avanti. Le etichette anti-cancro cominceranno ad essere messe sulle bottiglie da in Irlanda da maggio 2026, ma nel mentre lo scorso 3 gennaio, Vivek Murthy, fisico e al vertice del Corpo di Sicurezza della Salute Pubblica degli Stati Uniti, ha fatto pubblicare un documento in cui si richiama "l'attenzione del popolo americano su un problema urgente di salute pubblica". Ovvero le malattie legate al consumo di alcol, con "azioni immediate da parte della Nazione". Tradotto: per gli Usa il consumo di vino è una delle cause prevedibili ed evitabili dei 100 mila casi di tumore con 20 mila morti l'anno. Terza causa dopo fumo e obesità.
"Non esiste una soglia di sicurezza"
I produttori italiani e lo stesso ministro Lollobrigida obiettano che i danni alla salute sono derivanti dall'abuso di alcol e altri alcolici. Ma chi spinge per la campagna vino-uguale-cancro ribatte che gli studi finora disponibili non indicano una "soglia di sicurezza" entro la quale il consumo di vino è sano. Quindi gli Usa daranno un grande impulso agli avvisi per la salute sulle etichette delle bottiglie, con l'inclusione del rischio di cancro per chi beve. Un brutto colpo per la filiera del vino italiana, già preoccupata per la nuova presidenza Biden e la decisione di reintrodurre i dazi sui prodotti esportati negli Usa. Sarà necessario avviare campagne di etichettatura e di comunicazione molto più aggiornate, dettagliate ed efficaci legate al vino italiano. Mentre cade un'altra barriera di Lollobrigida, quella che si opponeva all'arrivo sul mercato italiano dei vini dealcolati. Ne parleremo diffusamente in un prossimo articolo. Nel mentre vedi l'approfondimento sotto.
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