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ll video con l'operaio che urina nella vasca di produzione: nei guai il colosso della birra, crollo in Borsa

Tsingtao Beer è presente in tutti i ristoranti orientali e perde fatturato e profitti dopo le immagini diventate virali. Aperta una indagine interna

di FoodCulture   
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Se dici Tsingtao hai subito di fronte uno dei colossi mondiali della birra, specializzato in quella lager pallida, fresca e beverina che va bene per tutti i palati e si accompagna benissimo con il tipico fritto cinese. A lungo il secondo marchio di birra più consumato al mondo, attualmente al sesto posto e seconda azienda di produzione nel settore in Cina, Tsingtao la si trova facilmente in qualsiasi ristorante orientale. Colore limpido, aspetto privo di corpuscoli o torbidezza sospetta, detto così sembrerebbe di trovarsi di fronte al referto di un esame delle urine. E almeno questa volta le cose vanno assieme, perché a mettere in imbarazzo la Tsingtao Beer è stato un video diventato immediatamente virale (dal social cinese Weibo a quelli occidentali )in cui un operaio nello stabilimento di produzione entra in una vasca di lavorazione del malto destinato alla birra e ci urina dentro. La scena fa molto ridere, le conseguenze molto meno. 

L'imbarazzo mondiale e l'indagine interna

Tsingtao, fondata nel 1903 in Cina da immigrati tedeschi, ha cercato di correre ai ripari dopo il video con la pisciata dentro la propria birra, anche perché il primo effetto è stato una contrazione del fatturato, un crollo verticale del titolo quotato in Borsa e l'annullamento degli ordini da parte di alcuni Paesi importatori, a cominciare dalla Corea. L'azienda ha aperto un'indagine interna per capire chi sia l'operaio che si svuota la vescica dentro un prodotto di fama mondiale, e come sia potuto accadere qualcosa del genere. Ma gli accertamenti si stanno rivelando difficili: stando a quanto dichiarato dalla multinazionale cinese, il fattaccio non sembra imputabile a nessun lavoratore a busta paga della Tsingtao. Forse qualche fornitore esterno? Nel mentre è arrivato il comunicato che chiarisce che il lotto di produzione contaminato è stato sigillato e buttato via. Servirà a farci bere più spensierati la prossima volta che saremo seduti al tavolo di un ristorante cinese o orientale? Nel mentre il danno economico c'è, e si moltiplicano i meme su quanto accaduto nella Fabbrica Tsingtao numero 3 e tutta una serie di varianti esilaranti con scene simili sul Web e i social. 

Re e imperatori a tavola: fissazioni e fobie. Tu a chi di loro somigli? Leggi qui

 

di FoodCulture   
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