Prosecco pazzo, coi dazi di Trump "prezzi da 15 a quasi 50 euro la bottiglia". Ed è corsa ad ammucchiare scorte
Mentre la gente muore sotto le bombe o per mancanza d'acqua e medicinali in zona di guerra, scoppia questa gara ad accaparrarsi le bottiglie

ll costo stimato salirà fino ai 45 euro a bottiglia, c'è chi dice 50. E in questo stranissimo e nervosissimo mondo segnato da guerre, nuovi autoritarismi, raid senza fine anche sui civili e il personale medico, con la speculazione che ha fatto impennare i prezzi finali dei generi alimentari, scoppia la corsa al prosecco. I dazi annunciati dal presidente Usa, Donald Trump, avranno l'effetto di fare esplodere il costo finale dei prodotti europei, e se si parla di bollicine europee non ce ne sono di più famose, apprezzate e ricercate di quelle italiane. La filiera del vino bianco da uva glera, con bollicine, prodotto in Veneto, è cresciuta di 230 milioni di euro negli ultimi dodici mesi. In soldoni, un prodotto che vale 3 miliardi di euro che in buona parte derivano dall'export. Ma i rincari si annunciano esplosivi.
La corsa ad accaparrarselo
Il mondo vuole bere prosecco italiano, gli Usa ne vanno pazzi ed ecco perché è scattata la corsa da farne scorte da parte degli importatori statunitensi, dato che fino a questo mese di marzo 2025 i rincari proseguono al ritmo dell'8% e non accennano a fermarsi. Affidando le sue dichiarazioni all'agenzia AP, Jeff Zacharias, fra i più grandi importatori di vino europeo negli Stati Uniti ha confermato tutta la sua preoccupazione: "L'80% del vino che vendo viene dall'Europa, negli Usa noi del settore ne dipendiamo. Se si confermassero i dazi annunciati da Trump, del 200%, il costo di una bottiglia di prosecco italiano salirebbe da 15 a 45 euro". E oltre, dato che il muro contro muro del presidente Usa contro l'Ue ha portato quest'ultima ad alzare fino al 40% i dazi sul whisky americano. Mentre la bottiglia di prosecco italiana, partita da qui verso gli States, vede già ora quadruplicare il suo prezzo al consumatore finale.
La fila di navi nei porti
I media Usa parlano di massicci arrivi di navi nei porti Usa congestionati dal continuo importare finché c'è tempo per farlo a prezzi che non diventino impossibili da sostenere. Non di solo prosecco si parla, ma anche di altri prestigiosi vini italiani, come il Pinot grigio e il Pinot Nero o l'Amarone della Valpolicella. E questa fila di navi che sbarcano merci in preda all'allarme per i rincari sempre più evidenti riguarda naturalmente molti altri prodotti enogastronomici europei. Tutti ad accumulare, con un occhio spalancato sui listini in pieno decollo.