"Bevi vino tutti i giorni per 4 anni": 10mila volontari, 2, 4 milioni di euro stanziati. Chi può partecipare e perché
E' il più grande studio di nutrizione degli ultimi anni e ha l'obiettivo di rispondere alle molte accuse sulla tossicità e cancerogenità del vino
Il vino che fa male. Il vino che innesca tumori, il vino che già deve vedersela con la rivoluzione dei dealcolati (qui è spiegato cosa sono) che piacciono ai giovani, il vino che fatica a trovare mercato fra i Gen Z. Ancora: le proteste e gli attivisti che fanno pressione in Ue per mettere sulle etichette del vino avvisi "mortali" come quelli che siamo abituati a vedere da anni sui pacchetti di sigarette. E allora, per rispondere a dubbi, accuse, "movimentismi" vari ecco il più grande esperimento al mondo sugli effetti del consumo quotidiano di vino. Lo ha avviato l'Università di Navarra, in Spagna, chimandolo Unati - University Of Navarra Alumni Trialist Inititiave, con "campionamento" dati sotto il controllo di 500 medici e ricercatori, molti dei quali esperti in nutrizione, e un massiccio finanziamento ottenuto dallo European Research Council, pari a 2,4 milioni di euro. Così da blindare l'indipendenza dello studio da intromissioni dei produttori di vino.
C'è un posto per 10mila bevitori volontari
Per lo studio Unati sugli effetti del bere vino quotidianamente, in quantità moderata e sotto controllo medico, si cercano 10mila volontari di età fra i 50 e i 70 anni. Dovranno bere le quantità indicate tutti i giorni per i prossimi quattro anni, quindi i risultati dello studio diventeranno pubblici dal 2029. Possono partecipare uomini e donne in buone condizioni di salute, ovviamente non gli astemi o gli ex alcolisti. I volontari saranno divisi in due gruppi: uno berrà vino tutti i giorni senza eccedere abbinando le nuove modalità della dieta mediterranea (rinnovata e di cui scriveremo a breve), l'altro mangerà allo stesso modo ma senza bere vino o altri alcolici. Tutti avranno assistenza medica continua e gratuita.
Sì, ma mi pagano come "cavia" o no?
L'obiettivo dello studio è documentare l'impatto del vino sulle condizioni cerebrali, metaboliche e cardiovascolari delle persone, così da rispondere alle accuse contro il vino e capire se le criticità di salute sollevate anche in casi di non alcolismo siano fondate, o se si ricada nel complottismo ansioso e nella pseudo-scienza. In sintesi: bere vino all'interno di uno stile di vita equilibrato e sano, contribuisce a questo benessere generale? O lo mina? Fra quattro anni la risposta, corroborata da dati robusti. Si viene pagati per fare da "cavie" di questo studio? Non in denaro ma si riceveranno benefit in termini di prevenzione, assistenza e benessere personale.












