Il vino "che provoca cancro come il fumo" e Caravaggio. La polemica esplode in Ue, Lollobrigida: "Mala fede"
La decisione dell'Europarlamento di ospitare la mostra di Eurocare con immagini provocatorie contro il fermentato infiamma un tema controverso
Fa male. Come il tabacco, come le sigarette. Fa venire il cancro e quindi come minimo su tutte le bottiglie di vino andrebbero inserite immagini con slogan di avviso simili a quelle che si trovano nei prodotti per fumatori. Riparte la campagna contro il vino, già al centro di polemiche dopo il "caso irlandese" di cui avevamo scritto qui mesi fa. E riparte dai palazzi del potere Ue, in particolare nella sede dell'Parlamento europeo a Strasburgo. Dove una mostra e una "installazione" provocatoria ha mandato su tutte le furie la filiera del vino, il ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, e messo in allarme produttori di vari Paesi. Ecco cosa è accaduto, in dettaglio.
Il Bacco di Caravaggio, e il "tumore" nel calice
Non è piaciuta la scelta dell'Eurocamera di ospitare, su iniziativa dell'ex commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis, di permettere agli attivisti di Eurocare.org di esporre per una settimana a Strasburgo una mostra in cui grandi bottiglie di vino sono accompagnate da messaggi sul grande rischio per la salute, meno che mai è piaciuto il rimando al celebre quadro di Caravaggio con l'immagine voluttuosa di Bacco, fra uve e calice. Eurocare, lo ricordiamo è la sigla di European Alcohol Policy Alliance che unisce diverse organizzazioni attive per ridimensionare l'uso e il mercato del vino in linea con alcune indicazioni europee e mentre sono ancora al vaglio le decisioni comunitarie in merito. Fra cui quando adottare il Nutriscore, il semaforo nutrizionale, su tutti gli alimenti in vendita in zona Ue.
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La risposta di Lollobrigida e della filiera del vino
A Strasburgo, negli stessi giorni della mostra contro il "vino cancerogeno" si trovava anche il ministro Lollobrigida, ospite dell'evento Agrifish, e ha immediatamente commentato l'iniziativa dell'ex commissario Andriukaitis e di Eurocare: "Hano scelto l'immagine sbagliata per demonizzare un prodotto importante della nostra filiera, e che ne vede un uso corretto, dato che siamo il popolo più longevo d'Europa". E qui è evidente la staffilata all'onda allarmista partita dalla disponibilità ad apporre sulle bottiglie le etichette anticancro da parte dell'Iranda, Paese che ha maggiori problemi di alcolismo diffuso.
Per Lollobrigida: "E' corretto consigliare l'uso moderato di qualsiasi prodotto a base alcolica, ma chi demonizza il vino a nostro avviso non agisce im buona fede". Ma cresce il fronte degli anti-vino anche dalle nostre parti, come la biologa e divulgatrice scientifica Antonella Viola, a lungo intervistata anche durante la pandemia di Covid-19, che sull'uso di questo alcolico non ha dubbi: "Non è vero che due bicchieri al giorno fanno bene. L'alcol contenuto nel vino è cancerogeno".