Addio ad Alba e Ado: se ne sono andati a pochi giorni di distanza gli inventori del Tiramisù
Lui aveva 94 anni, lei 92. Sempre insieme al timone del ristorante trevigiano "Le Beccherie". Dove per un errore è nato il dolce italiano più famoso al mondo

Abbracciati fino alla fine, lui aveva 94 anni, lei 92. Abbracciati al piacere della buona cucina, dei sapori indimenticabili e dell'aver messo a punto una grande invenzione gastronomica famosa in tutto il mondo. A pochi giorni di distanza (lui il 30 ottobre, lei l'11 novembre) se ne sono andati Ado e Alba Campeol. Sono stati i fondatori del ristorante Le Beccherie di Treviso dove secondo quanto certificato dall’Accademia italiana della Cucina è nato il più famoso dolce italiano: il Tiramisù.
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Tiramisù: le varianti del dolce italiano più conosciuto nel mondo
Un'invenzione straordinaria "per sbaglio"
Ado Campeol era ritenuto un'autorevole esponente della cucina italiana più autentica, senza fronzoli e legata alle tradizioni contadine. Sua moglie (e compagna nella gestione de Le Beccherie) Alba è la vera "mamma" del Tiramisù. Che sarebbe nato, a quanto raccontavano i diretti interessati, nei tardi anni Sessanta da un errore nelle cucine del ristorante. Dove Alba e lo chef Roberto Linguanotto avrebbero lasciato cadere del mascarpone in una preparazione di zucchero e vaniglia destinata al gelato. Questo avrebbe dato vita a un nuovo tipo di crema, poi abbinata a biscotti savoiardi inzuppati nel caffé. Non tutti concordano con questa versione: c'è chi dice che il Tiramisù era già esistente in un ristorante a Tolmezzo, in Friuli, dove veniva servito in una coppa. La ricetta risalirebbe agli anni '50, sarebbe stata riscoperta da Clara e Gigi Padovani e poi riproposta ai clienti dalla coppia Norma Pielli-Beppe Del Fabbro dell'Albergo Roma, appunto a Tolmezzo. Ma l'invenzione tributata ai Campeol è quella tuttora più accreditata. E il nome Tiramisù viene dall'effetto del dolce: consolante, energetico, con quel mix di dolceamaro che sembra fatto apposta per ritrovare il sorriso.