Borghese, i viziati che scappano dalla cucina e il no a MasterChef: "Ecco com'è la vera vita da chef"
Il cuoco, imprenditore della ristorazione, conduttore di programmi di successo sul cibo e figlio d'arte dice la sua a tutto campo. Pace fatta? A metà
Un nuovo ristorante inaugurato con ottimo esito a Venezia, un'antica polemica contro i "viziati" della cucina che lo insegue e non lo molla più. E una doppia spiegazione di cosa Alessandro Borghese intende come vera vita da chef, da cuoco, da imprenditore del cibo e della ristorazione. Che comprende anche il suo no a MasterChef. Andiamo con ordine.
Perché scappano: quanto guadagnano cuochi e camerieri in Italia
Basta con la guerra a chi scappa dalla cucina
Avevamo documentato qui la polemica di Borghese e altri colleghi eccellenti contro cuochi e camerieri che non hanno più voglia di fare turni disumani per paghe ridicole di cui una parte consistente è in nero. Su di lui si era rovesciata una pioggia di fango perché è figlio dell'attrice Barbara Bouchet e percepito come un privilegiato. In seguito lo stesso Alessandro Borghese ha riconosciuto che bisogna migliorare urgentemente i trattamenti del personale. Ma in una recente intervista è tornato a sottolineare anche l'altra parte della faccenda: "Credo che l’attrazione per la cucina nasca dalla manualità: la puoi vedere, la puoi toccare, è alla portata di tutti, vicina, raggiungibile. Ma, come per il calciatore, è una vita di sacrifici. Non esistono sabato e domenica, Capodanno e Ferragosto, ai fuochi d’estate fa caldo, c’è tanta fatica fisica, ti giochi tutto in 90 minuti a tavola. Ora che ci penso, bisognerebbe adeguare gli stipendi degli chef a quelli dei calciatori". Queste le sue parole riportate dal Mattino di Napoli. E riecheggiano quelle di Claudio Amendola, fresco di apertura del suo terzo ristorante che in sostanza ha detto che i giovani scappano dalla fatica.
Perché il "no" a MasterChef
La parte più accondiscendente delle dichiarazioni di Alessandro Borghese verso i giovani che si lamentano delle scarse opportunità professionali serie che l'Italia offre, a partire dalla ristorazione, è questa: "Ai giovani raccomando sempre di viaggiare, conoscere le abitudini più diverse nei posti più disparati, imparare come si lavora in gruppo. All’estero in questo sono più bravi di noi...solo dopo aver fatto tutti i vostri bei viaggi, rientrate in Italia, dove esiste un patrimonio gastronomico unico, vastissimo". Molto apprezzato e celebre per i suoi programmi tv legati alla cucina di qualità, a partire da 4 Ristoranti, Alessandro Borghese è tornato a spiegare perché non ha voluto essere parte della giuria di Masterchef, fatto di cui aveva già parlato: "Quando mi chiesero di farlo, preferii dedicarmi a Junior MasterChef e ci sono stato per tre anni. La ragione è che i bambini mi divertono di più e soprattutto sono meno smaniosi di stare davanti alle telecamere".
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