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Ferrero rivoluziona i Tic Tac che la salvarono dal fallimento: diventano "giganti" e "doppi"

Nel 1969 Giandomenico Nicola e Michele Ferrero inventarono i confetti duri al gusto menta e risollevarono l'azienda. Ora arriva il Tic Tac Two

di Tiscali FoodCulture   
Giandomenico Nicola e Michele Ferrero, inventori dei Tic Tac, ora in versione Two (immagini dal sito Ferrero)
Giandomenico Nicola e Michele Ferrero, inventori dei Tic Tac, ora in versione Two (immagini dal sito Ferrero)

Era il 1969 quando la Ferrero, che all'epoca stava vivendo un periodo tribolato della sua storia imprenditoriale, venne salvata da una invenzione semplice e geniale. Il primo nome era Refereshing Mint, poi anche grazie alle intuizioni del manager Giandonato Nicola, si trasformarono in Tic Tac. E la vicenda di Ferrero, che era a un passo da chiudere uno dei suoi principali stabilimenti, quello tedesco, prese tutta un'altra piega. I Tic Tac hanno fatto la storia di questo gigante dell'alimentazione dolce che continua ad avere conti floridi senza mai essersi quotato in Borsa. Ed è da qui che Ferrero riparte, cambiando tutto.

Leggi anche: 100 anni di Ferrero: i nomi, le cifre, i retroscena. "Ma comanda solo la Valeria"

Prima il Regno Unito, poi l'Italia

A fine aprile è stato lanciato il Tic Tac Two che va oltre quel geniale colpo di marketing che furono le mentine simili a chicchi, racchiuse in un confezione trasparente "sonora" e con l'apertura e la chiusura per cui basta un colpo di pollice. Il Tic Tac Two ha debuttato nel Regno Unito e poi in Italia. In cosa differisce dai Tic Tac storici? Ogni confetto dolce è grande più del doppio dei precedenti, ed è double face anche nel gusto. Ogni caramella ha strati sovrapposti, ciascuno col proprio gusto. In Italia per ora sono distribuite le variabili alla fragola e lime e alla menta fresca e dolce. Ogno confezione contiene 38 pezzi del confetto storico ora "aumentato".

Il cuore ad Alba e le nuove strategie di produzione

Il Tic Tac Two viene prodotto nello stabilimento di Alba, che rappresenta il cuore storico di Ferrero. Ed è una mossa mirata, dato che il mercato delle caramelle dure vale quasi 190 milioni di euro. Il rilancio dei Tic Tac ha portato alla crescita del valore di questo prodotto del 6,2% da luglio 2024 ad oggi e in media dell'8% negli ultimi 4 anni. Chissà cosa ne direbbe Giandomenico Nicola, co-inventore di questi confetti fortunatissimi, morto a 98 anni lo scorso ottobre. E che diede una mano salvifica fondamentale al suo ex compagno Michele Ferrero, inventore della Nutella, che a fine anni Sessanta attraversava uno dei periodi peggiori della sua ricca e fortunata storia di imprenditore dolciario. 

Leggi anche: Chi era Giandomenico Nicola e come si arrivò all'invenzione dei Tic Tac

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