"E' gustoso, dolce o salato e croccante" ma danneggia il cervello. I cibi che ci ingannano

La salute comincia da quello che scegliamo a tavola. Una ricerca condotta in Brasile evidenzia gli alimenti che infiammano e rovinano la mente

Spuntini e break: da quello che scegliamo dipende la nostra salute (Foto Piacquadio/Pexels)
Spuntini e break: da quello che scegliamo dipende la nostra salute (Foto Piacquadio/Pexels)
TiscaliNews

Saper avere cura della propria salute significa prima di tutto sapere mangiare. Capire cosa si sta mettendo nel piatto e nel carrello della spesa, e scegliere in modo da non cedere al gusto facile e immediato, che spesso nasconde fra le peggiori insidie per il corpo e la mente. Su FoodCulture abbiamo già parlato di come saper distinguere i diversi tipi di zucchero e di come certi cibi industriali scatenino quella che il nostro corpo scambia per infiammazione senza fine, consumandosi nel combatterla. Una nuova ricerca alimentare mette in evidenza i danni che causa al cervello il mangiare cibi ultraprocessati (vedi qui). 

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Di cosa parliamo

Gustosi in modo immediato e irresistibile, i cibi ultraprocessati sono quelli che si fanno prediligere per break e spuntini veloci in cui "ricompensiamo" noi stessi, staccando dalle incombenze quotidiane che ci mettono sotto pressione e stress. Con la dicitura cibi ultraprocessati si intendono alimenti industriali prodotti con più di 5 ingredienti e insaporiti con elementi come maltodestrine, edulcoranti, stabilizzanti di sapore, grassi idrogenati e proteine idrolizzate. Li troviamo in gran parte dei gelati industriali, in yogurt zuccherati o con aromi di frutta, in salse pronte, in hamburger e cibi precotti, in zucchi di frutta, snack salati e salumi. Come si vede, alimenti di grande popolarità. E' stato un team dell'Università di San Paolo, in Brasile, comprendente la dottoressa Claudia Suemoto, a dimostrare in uno studio recente come questo tipo di cibi porti a un precoce degrado cerebrale.

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Mangi, gusti ma il cervello viene "segnato"

Lo studio alimentare brasiliano ha dimostrato che, in un campione di 10mila persone, coloro che mangiavano in modo abitudinario cibi ultraprocessati andavano incontro ad un degrado del cervello del 28% superiore a chi fa altre scelte a tavola. In particolare, ad essere influenzate erano le aree della mente che combinano informazioni per arrivare a prendere una decisione consecutiva.

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Questo a causa di una infiammazione sistemica che finisce per annebbiare il cervello. Uno studio che rinforza quanto già dimostrato da altre ricerche simili: troppi zuccheri o sali nell'organismo facilitano le malattie intestinali e quelle mentali. E si sa, quelli sono i due cervelli che ciascuno di noi ha. 

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