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E' il giorno della Nutella vegana: che sapore ha, quanto vale e chi protesta per ceci e riso nella ricetta

Il 3 settembre debutta la Plant Based, lancio in tre Paesi, poi quello globale. Un mercato ricchissimo, ma per gli integralisti è un tradimento

di FoodCulture   
La nuova Nutella Plant Based, quella 'veg' (dal sito di Ferrero)
La nuova Nutella Plant Based, quella "veg" (dal sito di Ferrero)

E' forse il lancio alimentare piàù atteso e importante da molti mesi a questa parte. Perché se n'è parlato a lungo e scritto un po' ovunque, e perché quando parli di Nutella, la crema dolce spalmabile di Ferrero che è la più venduta al mondo, stai rimettendo mano a un "classico" per dare ad esso un diverso aspetto e sapore. Il 3 settembre debutta la Nutella Plant Based, quella vegana, per intenderci. Con questo nuovo prodotto, Ferrero va a prendersi un mercato che vale 5,9 miliardi di euro, e di cui le creme spalmabili sono la terza voce per capacità di ricavi. Non mancano le proteste di chi vive questo lancio come un tradimento e accusa il gruppo multinazionale con base in Piemonte di essersi piegato facilmente al mercato veg.

La differenza con la Nutella tradizionale

Il brevetto definitivo della Nutella Plant Based è stato depositato di recente, Ferrero ribadisce che la ricetta della regina delle creme dolci è stata modificata il meno possibile e che gli ingredienti restano gli stessi, a eccezione del latte in polvere non presente in quella veg. I puristi dicono di volersi tenere alla larga da questa strana "cugina", con il tappo verde e senza il classico bicchiere di latte in etichetta. E va detto che Ferrero gioca molta della propria reputazione, accettando di sfidarsi si un mercato che ha visto fallire altri grandi marchi nel lancio della versione vegana dei loro prodotti celebri. Nella Nutella Plant Based ritroviamo cacao, nocciole, vanillina, lecitina di soia e il sempre accusatissimo olio di palma, oltre ai ceci e allo sciroppo di riso. Un sapore vicino, dunque, a quella "storica".

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Il lancio, una progressiva salita di quota

Dal 3 settembre la Nutella vegana va in distribuzione in Italia, Francia e Belgio, costa 4,49 euro il barattolo e va a rimpolpare una produzione già stimata in 770 milioni di esemplari l'anno in tutto il mondo. La Plant Based cerca di intercettare i favori non solo degli italiani veg, che secondo le stime sarebbero il 2,5 per cento della popolazione, ma anche degli intolleranti al lattosio, dato che secondo l'Eurispes riguardarebbe un italiano su due. Dopo 18 mesi di esperimenti e test, la nuova Niutella viene prodotta a Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino. Vedremo come andrà il suo lancio mondiale.

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di FoodCulture   
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