Non consegni a 50 chilometri di distanza pagato 3 euro? Noi ti tracciamo e puniamo. L'inferno del delivery
Fa discutere il caso nato a Portogruaro, mesi fa il Garante della Privacy ha multato per 5 milioni di euro un'altra società che violava i dati sensibili dei food rider

Apri la tua app preferita, consulti il menu, ordini il cibo che preferisci e quello arriva in breve tempo a casa. Il food delivery è una indubbia comodità per i clienti e sempre più diffuso. Fare il rider però espone a situazioni che più volte sono state denunciate all'attenzione dei media. E una di questa ha avuto per teatro Portogruaro, in provincia di Venezia. Dove un rider si è rifiutato di fare 50 chilometri per consegnare un panino ordinato al Burger King locale, consegna che sarebbe stata pagata lorda 3 euro e 20 centesimi. E' uno di quei casi che tornano a far puntare l'attenzione sulla cosiddetta gig economy del cibo. ll lavoro a chiamata gestito con app e palmare. Avevamo scritto qui a proposito di cosa hanno rivelato esami sula sicurezza sanitaria del cibo che ci viene portato, e qui delle condizioni capestro imposte a molti ristoratori con costi aggiuntivi. Il fatto di Portogruaro si è concluso con una punizione molto tecnologica.
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Lo spegnimento
Per tutta risposta, l'azienda di delivery per cui lavorava il rider che si è rifiutato di effettuare la consegna a quelle condizioni, gli ha disattivato il palmare, impedendogli di fatto di ricevere altri ordini, e quindi di lavorare. La palla ora ripassa al Burger King del centro commerciale Adriatico 2, dato che la punizione per il rider inadempiente ha portato alla levata di scudi di altri rider, a cominciare da quelli di Deliveroo che a loro volta si sono lamentati della disattivazione dei loro palmari e di problemi col pagamento dei loro stipendi. Ed è stato annunciato il rifiuto di consegnare per Burger King se non rimedierà a quanto inflitto al loro collega.
Il caso di Foodinho
Qualche mese fa il Garante della Privacy ha sanzionato la società di food delivery Foodinho, appartenente al gruppo Glovo, per aver tracciato mediante dispositivo, i rider anche fuori dal loro orario di lavoro. E per aver raccolto informazioni sulle loro modalità di guida, compresi il numero e la frequenza di accelerate e frenate fra una pedalata e l'altra. E' stato anche impedito il riconoscimento facciale. Per questo illecito trattamento di dati personali sensibili, il Garante ha inflitto a Foodinho una multa da 5 milioni di euro. Una prima sanzione era già stata comminata nel 2021.