C'è la guerra e la crisi ma è gara ad avere il cono da 650 euro. Ecco perché costa così tanto

Lanciato da Delfina Delettrez-Fendi con una prima presentazione a Parigi fra Chiara Ferragni e altri Vip, è un "omaggio all'infanzia" di extralusso

Delfina Delettrez-Fendi con il suo Cono 925. A destra, Chiara Ferragni alla presentazione a Parigi (foto dal profilo Fb di Delettrez-Fendi)
Delfina Delettrez-Fendi con il suo Cono 925. A destra, Chiara Ferragni alla presentazione a Parigi (foto dal profilo Fb di Delettrez-Fendi)
TiscaliNews

Se cercate un modo di dare uno schiaffo alla paura e all'ansia che prima la pandemia di Covid-19 e poi la guerra in Ucraina hanno portato nelle nostre vite, eccone uno spettacolare. Che passa per il gusto, certo, ma anche per una realizzazione raffinatissima che ha già mosso la corsa ad avere questo oggetto e posare con esso in foto. E' nato il Cono 925 e costa 650 euro. Un'esagerazione d'elite che però non è frutto di puro marketing. Perché costa così tanto? E' presto spiegato.

Non un semplice gelato ma un "oggetto di vita"

A presentare il Cono 925 sui suoi social e sito è stata Delfina Delettrez-Fendi, gioielliera della celebre casa di moda. Il suo non è un semplice supporto per i gusti del gelato ma un autentico oggetto di design e gioielleria che entra a far parte della collezione Objects de Vie totalmente dedicata al mondo del gelato. A comprendere, quindi, non solo il cono ma anche stecco per altri tipi di dolce freddo e ulteriori creazioni. Il cono-gioiello può contenere fino a due palline di gelato, è stato trattato in modo antibatterico specifico così che l'argento non contamini quel che si mangia. E naturalmente il cono in sé non è commestibile. 

Ritorno all'infanzia ma di lusso

La designer Delfina Delettrez-Fendi ha spiegato: "Il cono è un emblema italiano, ci proietta nell’infanzia, dà gioia". Nella sua prima presentazione pubblica, il Cono 925 è diventato un piccolo caso presentato alla presenza di personaggi celebri come Chiara Ferragni nella suggestiva location di Place De Furstenberg a Parigi. Un bel mondo di dire anche: ciao paura della povertà, della crisi economica per effetto della guerra, dell'immaginare in modo anche esagerato siccome il Covid ci ha riempiti di paura. Qui si osa e, piaccia o no, la degustazione è indimenticabile. Come lo è la corsa a farsi instagrammare col gelato-gioiello in mano. 

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