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Nutella vegana, Ferrero annuncia la sua rivoluzione. Ma non rinuncia all'olio di palma

Depositato il marchio "Plant Based" della più celebre e venduta crema dolce spalmabile del mondo. Resta l'antica polemica ma su questa è "muro"

di FoodCulture   
Nutella, un 'mito dolce'. A destra, semi di olio di palma (foto Shutterstock)
Nutella, un "mito dolce". A destra, semi di olio di palma (foto Shutterstock)

Fine d'anno con un'anticipazione che fa sicuramente molto discutere. Ferrero, al top dei fatturati e con premi distribuiti ai dipendenti (qui le cifre) spiazza e sorprende la sua clientela mondiale con una variazione tutta vegana della crema spalmabile dolce più famosa del mondo. E' stato annunciato il deposito del marchio Nutella Plant Based presso l'Ufficio italiano brevetti del Ministero del Made in Italy. Come sarà la ricetta è ancora top secret ma alla vigilia dei 60 anni della Nutella (li compie il prossimo 20 aprile) questa sua gemella diversa si prepara ad avere un impatto simile a una piccola grande rivoluzione. 

Come Michele Ferrero inventò la Nutella: ascolta la videointervista

Niente ingredienti di origine animale, ma l'olio di palma?

Nutella Plant Based significa veg al cento per cento, quindi via tutti gli ingredienti di origine animale utilizzati finora nella versione storica e classica di questa crema spalmabile. A cominciare dal latte, quindi. Quale sarà il gusto? La consistenza cambierà? Conquisterà il pubblico dell'alimentazione alternative senza scontentare i milioni di fan storici di Ferrero? Nel mentre resta un punto fermo al quale il brand multinazionale con sede in Piemonte non ha mai voluto rinunciare: l'olio di palma. Contestatissimo, trattato da "Diavolo alimentare", considerato peggio del napalm distruttore di mondi per chi invoca la fine della sua coltivazione, con diversi rivali storici della Nutella che sbandierano l'assenza di questo ingrediente in etichetta. Ma che resta nella preparazione della Nutella. Ferrero risponde (e lo mette a tutta pagina in una delle sezioni del suo sito ufficiale) che l'olio di palma "una coltura molto efficiente: garantisce una resa per ettaro molto superiore rispetto ad altri oli vegetali equivalenti. Ciò significa che per ottenere lo stesso quantitativo di oli alternativi ci sarebbe bisogno di molta più terra coltivata". E che la tracciatura delle piantagioni di provenienza della materia prima è totale e trasparente. Da lì non si torna indietro, piaccia o no. 

L'acido palmitico nell'olio di palma che provoca tumori. Cosa c'è di vero? Qui il fact checking

di FoodCulture   
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