"E' uno scempio": la guerra legale per il nuovo ristorante di Giovanni Rana sul Garda. Con beffa finale
L'impero della pasta fresca e i conti Guarienti, proprietari dei terreni su cui si costruisce la struttura, allo scontro di fronte al giudice. Qui i dettagli
Punta San Virgilio, incantevole angolo di paradiso paesaggistico sul Lago di Garda in Provincia di Verona. Qui si è scatenata una guerra legale di fronte a quello che è stato definito "uno scempio", e questa definizione viene da Guariente Guarienti, della famiglia di conti di Brenzone che è andato allo scontro nientemeno che con Giovanni Rana, 87enne fondatore di uno dei più famosi marchi di pasta fresca del mondo. Motivo? Rana ha cominciato a costruire un lussuoso nuovo ristorante con resort in una parte della Punta San Virgilio, dopo aver acquistato il terreno da una parente del conte Guarienti.
L'inizio di un braccio di ferro
Il nobile, che è anche un famoso avvocato con parecchie amicizie eccellenti, agli inzi dell'anno cominciava la sua battaglia per fermare il cantiere di Rana, giudicato una tremenda colata di cemento in un luogo da preservare, e nel fare questo pubblicava video e lamentele sui suoi social. Quindi la chiamata in causa dell'amministrazione comunale di Garda, rea di aver concesso la possibilità a Giovanni Rana di cominciare la costruzione del ristorante. Infine, ecco le carte legali con la richiesta di sospensiva dei lavori in corso. Ma il finale è stato una beffa.
L'intervento del Tar
Su questa richiesta, che ha surriscaldato il clima portando all'entrata in azione di associazioni ambientaliste e a una certa eco sulla stampa nazionale, è arrivato ora il pronunciamento del Tar del Lazio che ha sospeso la sospensiva, annullandola. Rana potrà proseguire a costruire il suo lussuoso ristorante fra vegetazione e acqua del Garda. Nessuna dichiarazione per ora dall'impero della pasta fresca, il giudice ha motivato la decisione dicendo che in sostanza i lavori sono già in corso e sospendere tutto ora significherebbe deturpare il paesaggio in modo peggiore. Perciò si va avanti. Il sindaco di Garda, BendineLli, si è detto soddisfatto che sia stata confermata la buona fede del Comune. Una sentenza beffa per il conte Guarienti che non molla, e protesta contro l'espansione di "460 metri quadri" su un progetto complessivo di mille che a suo dire modificano in peggio e in modo poco chiaro il paesaggio confinante con le sue proprietà. E annuncia il "sedicesimo accesso agli atti per capire che interventi vengono fatti". I precedenti 15 non lo glielo hanno chiarito.
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