"Vuoi che ti tagli il toast? Due euro in più in conto". La torta a fette aumenta di 10. I casi si moltiplicano
Da Ostia al recente caso di Como, i clienti protestano per le voci supplementari anche per un colpo di lama sul pane. E i gestori rispondono a tono
Chiedere qualcosa in più rispetto a quanto previsto dal servizio in un'attività di ristorazione o bar significa prepararsi sempre più spesso alla maggiorazione del conto finale. Era già successo non troppo tempo fa in un ristorante di Ostia, in cui la divisione in fette della torta di compleanno era stata addebitata a chi aveva organizzato la tavolata. Un caso non molto differente si è verificato in un bar di Gera Lario, piccolo e incantevole comune affacciato sul Lago di Como. Dove un turista è rimasto sorpreso e spiazzato dal trattamento ricevuto, facendo poi presente l'accaduto con tanto di conto finale postato su TripAdvisor. Post diventato rapidamente virale.
Due euro in più per il taglio di un toast
Quanto ordinato dal cliente e da chi stava con lui era un toast vegetariano, accompagnato da bibite con un caffé finale. Totale del conto 13,70 prima della richiesta alla titolare del bar comasco di tagliare il toast in due. Quell'operazione è costata 2 euro in più. Non poco considerando l'ammontare finale. Certo non parliamo di cifre che svuotano un conto in banca ma è stata la gestione della cosa a lasciare il turista a bocca aperta: "Ma dobbiamo pagare perché ci siamo divisi in due il toast ? Incredibile ma vero…". Raggiunta prima da La Provincia di Como e poi da La Repubblica, la titolare del bar ha spiegato il perché di quel supplemento in conto: "Abbiamo dovuto usare due piattini al posto di uno e il tempo per lavarli è raddoppiato, e poi due tovagliette. Se lo avesse detto subito non lo avrebbe pagato. Ma non ci vuole niente a nascondersi dietro a un computer e a parlar male di un locale".
Il caso di Ostia
Quanto è successo a Como riporta alla mente la polemica scoppiata mesi fa in un ristorante di Ostia (qui i dettagli). Quella volta il conto aumentò di 10 euro per l'aver tagliato a fette una torta di compleanno ("portata da fuori, tra l'altro" precisò il gestore) servita come ultima portata di una cena della festa. Alle proteste di chi si trovò a pagare con maggiorazione, il ristoratore rispose: "La cliente era stata avvisata del costo del taglio della torta. Questa operazione ha dei costi accessori non indifferenti. Essendo il nostro un locale dove cerchiamo di mantenere un rapporto qualità prezzo buono, rischiamo di non rientrarci con i numerosi costi che oggi sosteniamo. A prescindere, ci dispiace che lei ci sia rimasta male. Qualora volesse venire a trovarci una seconda volta siamo sicuri di poterle far cambiare idea".
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