I 90 anni di Vicenzi, fra i biscotti e la lotta contro l'Alzheimer e le forme di demenza
Gli esordi nello stabilimento diretto dalla nonna Matilde, le decisioni "matte" e innovative. L'aiuto ai licenziati Parmalat, e ai malati

Cavaliere del Lavoro e re dei biscotti in Italia. Basta citare Grisbì e Millefoglie per dare l'idea di chi stiamo parlando. Fresco novantenne, Giuseppe Vicenzi è il nipote della mitica Matilde a cui il marchio della grande azienda dolciaria veneta è intitolato. Un ragazzino con diversi decenni sulle spalle, portati in modo attivo su tutti i fronti. Questo è il Giuseppe Vicenzi che intervistato dal Corriere della Sera ha raccontato gli esordi nello stabilimento di famiglia, e la capacità di vincere resistenze e dubbi puntando su nuove nicchie di mercato. E il suo impegno nello sport ma soprattutto nel sociale, a favore di chi combatte con forme di demenza e con l'Alzheimer.
Dal carattere di nonna alla famiglia di 370 persone
Giuseppe Vicenzi definisce così la nonna Matilde: "Decisa e determinata. Mio padre andava a comperare lo zucchero e i soldi li teneva lei. Significava ordine e volontà di fare le cose per bene". Iniziando dal capire dove investire i soldi e come. Vicenzi non ebbe dubbi, quando il suo marchio assorbì alcuni dei frammenti della Parmalat distrutta dal fallimento di Tanzi, fu così che nacquero i marchi Mr. Day e Grisbì e che vennero salvaguardati 200 posti di lavoro. L'attenta ricerca tecnologica per fare sempre meglio: "La macchina per stendere la pasta sfoglia andai a prenderla in Giappone, quella per i savoiardi in Belgio. Ho sempre cercato il meglio della tecnologia per essere più competitivi su prodotti che gli altri ancora non facevano. Così sono diventato leader nelle nicchie". Come quando rimandò indietro un ordine da 300mila lire dei bei tempi andati, perché aveva deciso di non fare più frollini ma di svoltare verso gli amaretti". Il mercato gli ha dato ragione, Vicenzi è un gruppo da 370 dipendenti con tre stabilimenti dal Nord alla provincia di Avellino.
L'impegno nello sport e per chi soffre
Si resta giovani vincendo sempre nuove sfide. Fu così per Giuseppe Vicenzi quando lo convinsero a diventare prima sponsor principale della Scaligera basket e poi presidente. Un ottimo periodo, con parecchie soddisfazioni e la squadra a brillare nella massima divisione della pallacanestro italiana. Ma nel tempo l'impegno di Vicenzi si è rivolto soprattutto a chi gioca partite molto più dolorose e impegnative, come quelle contro le malattie degenerative, come forme di demenza e l'Alzheimer. Come lui stesso ha raccontato, ha voluto fare la sua parte "portando a Verona le ultimissime tecnologie per la teleriabilitazione delle persone affette da demenza, Un vero e proprio polo scientifico neurologico donato alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli. L’Alzheimer è forse la peggiore patologia in circolazione, per questo ho deciso di dare il mio contributo personale, sperando che possa fare la differenza per chi è agli stadi iniziali della malattia". Intanto c'è da andare ogni giorni in azienda, il cui futuro è nelle mani delle figlie Giuliana vicepresidente e direttrice commerciale export, e Valeria e Beatrice nel Cda). Le quali sanno di babbo Giuseppe che "quando ho le idee decido di realizzarle".