Addio a Linguanotto, inventore del Tiramisù. Le leggende sull'errore in cucina e sulle origini "piccanti"
Il dolce italiano più famoso del mondo ha a lungo avuto origini controverse. Ecco la versione più accreditata di come e dove nacque, grazie a "Loli"
Con la scomparsa di Loli, come lo chiamavano tutti nella sua Treviso in cui il 31 luglio ci sarà l'ultimo saluto a lui, se ne va tutta la famglia dfel Tiramisù, il dolce italiano forse più conosciuto al mondo. Roberto Linguanotto si è spento a 81 anni, mentre nel 2021 sono venuti a mancare a pochissima distanza l'uno dall'altra Ado e Alba Campeol, che fondarono il ristorante Le Beccherie dove è proprio nato il Tiramisù (leggi qui). Da una invenzione di Linguanotto, a lungo spacciata per l'esito di un "errore" in cucina quando fu molto di più.
L'origine "piccante" di un dolce celebratissimo
Che il Tiramisù sia nato a Le Beccherie dall'estro di Roberto Linguanotto è certificato dalla Crusca, la quale ha respinto finora l'altra pretesa di invenzione di questo fortunatissimo dolce. Cioè quella secondo cui la ricetta risalirebbe agli anni '50, sarebbe stata riscoperta da Clara e Gigi Padovani e poi riproposta ai clienti dalla coppia Norma Pielli-Beppe Del Fabbro dell'Albergo Roma, a Tolmezzo in Friuli. Fu invece Linguanotto a proporlo ai coniugi ristortori Campeol, la versione secondo cui lui avrebbe fatto cadere per errore un po' di mascarpone in una preparazione di zucchero e vaniglia destinata al gelato non è mai stata accreditata. Il mix di crema, mascarpone, savoiardi e caffé, a cui qualcuno aggiunge qua e là del marsala o altri liquori, pare sia in realtà un arricchimento dello zabaione che consumavano anni fa i clienti di una vicina casa di appuntamenti, per ricaricare le proprie energie. Da lì il niome di tiramesù, in dialetto veneto. Una divertente leggenda "piccante" da verificare. Di certo, il termine Tiramisù è una delle parole italiane più conosciute al mondo.