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L'ultimo "all in" a poker con la vita: addio a Vito Planeta, grande firma del vino e della cultura

L'imprenditore, manager e ideatore di eventi si è spento a 57 anni. Da Milano era tornato nella sua Sicilia per lavorare nell'azienda fondata dal padre

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Vito Planeta (da Instagram)
Vito Planeta (da Instagram)

Certi mali non guardano in faccia a nessuno e non hanno riguardo per l'età. Ed è stato un male incurabile a portarsi via a soli 57 anni Vito Planeta. Abbiamo scritto qui di Giuseppe Benanti, altro nome di massimo rilievo del vino, del modo di usare la vigna e la coltivazione per riscattare un territorio e portarlo al centro dell'attenzione internazionale. Planeta era per molti versi un continuatore dell'azione instancabile di Benanti. Per questo manca non soltanto al mondo "eno" ma a tutto l'ambiente della cultura, intesa come patrimonio con cui coinvolgere le persone ed attirarle verso la bellezza del territorio di cui si occupava, dunque all'ombra dell'Etna. 

ll figlio del barone e gli eventi attorno al vulcano

Vito Planeta era soprannominato "lo Zio" da amici ed estimatori. Aveva capito che l'enologia, la produzione di vini pregiati, avevano già dentro quel carico culturale che si può abbinare ad altre forme d'arte. Per questo oltre a occuparsi della comunicazione e promozione dell'azienda di famiglia, aveva deciso di fondere l'oro rosso nel calice al teatro e agli spettacoli del Sciaranuova Festival. Figlio del barone Gigi Planeta, con un passato in Publitalia a Milano, era poi rientrato in Sicilia. Oltre allo Sciaranuova Festival dove in una delle tenute si teneva il teatro in vigna, si muoveva nel territorio di Menfi fra le tre cantine di famiglia, Ulmo, Dispensa e Monte Cirami, creando eventi culturali in connessione fra pubblico e privato. In tandem con la curatrice Valentina Bruschi.

L'ultimo "all in" sul tavolo di poker

"Lo Zio" Planeta era anche un appassionato ed esperto giocatore di poker. I suoi avversari lo conoscevano anche con il nicknamen Invernomuto dato che giocava "live" ma anche online. Aveva cominciato nel 2000 e aveva praticato questo gioco per sport per un decennio. L'ultimo "all in" è stato con la vita, con la malattia che è arrivata a trovarlo troppo presto. 

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