Mangi, godi, non te ne penti: "Così ho inventato Nuvola, la prima frittella anti reflusso in Italia"
La pasticceria è l'arte del piacere attraverso il gusto dolce, ma ci dimentica la parte più importante. Quale? La spiega Alessio Mura: l'intervista
“Le pasticcerie sono talmente abituate a mettere le mani in pasta che si dimenticano la parte più importante, cioè il marketing strategico”. Ne è convinto Alessio Mura, imprenditore quaranteseienne diventato celebre per Nuvola, l’unica frittella anti-reflusso e ad alta digeribilità del Belpaese. Un prodotto premiato come eccellenza del made in Italy e molto richiesto.
“In Italia abbiamo molte eccellenze ma, per avere successo, il pasticciere del nuovo millennio deve essere un esperto di marketing strategico in grado di produrre un dolce unico”, spiega a Tiscali FoodCulture il pasticcere titolare di Royal, che si definisce “prima pasticceria ad alta digeribilità” dell’isola con “proposte leggere e meno caloriche, assolutamente adatte agli stomaci più sensibili”.
Prima dell’interesse per il marketing c’era una tradizione di famiglia?
“Sì, ho iniziato quando avevo 12 anni e aiutavo mio padre a ritirare i bicchieri nel locale di famiglia, evoluto successivamente in bar gelateria. In seguito, nel marzo 2008, è nato Royal e sono subentrato come titolare”.
Quando ha inventato Nuvola, premiata nel 2019?
“Nel 2017 ma è iniziato tutto l’anno prima. Vari clienti davanti alle frittelle manifestano i problemi con i fritti. Là mi si è accesa una lampadina e mi sono detto che ci doveva essere un modo. Così ho un inventato il protocollo Miltof di sei passi: Metodo, ingredienti, lievitazione, temperatura, olio e frittura. Se uno di questi passi non viene compiuto il prodotto non sarà un dolce unico. Inoltre per Nuvola ho scelto un’altra forma, a ferro di cavallo”.
Ma il gusto cambia?
“È lo stesso delle nostre frittelle tradizionali: ho modificato il processo solo per renderle digeribili. E abbiamo brevettato. Un noto produttore di farine napoletano ci fece causa per la presunta confondibilità del marchio con il nome commerciale di una delle loro farine. Nessuno credeva nella vittoria tranne me e il mio legale Mario Tocci. Abbiamo vinto: il nostro marchio è stato riconosciuto come identitario”.
Chi acquista Nuvola?
“Sia i residenti che i turisti e ci lasciano feedback molto positivi. Abbiamo il punteggio di 4,8 su Google e 4,5 su Tripadvisor: siamo molto felici dei risultati ottenuti. Seguiamo la stagionalità per cui si può trovare Nuvola tutti i giorni da novembre a marzo e negli altri periodi solo il sabato e la domenica, quando ne prepariamo tra i 500 e i mille pezzi. In vista della Pasqua ci dedichiamo alle colombe. Successivamente alle torte estive e il mese prossimo iniziamo a preparare il nostro panettone Nuvola”.
L’innovazione ha sempre un costo. Intanto sono aumentati i prezzi per le speculazioni seguite alla crisi delle materie prime del 2022. Ne avete risentito?
“Ho sofferto per il rincaro ma non nelle vendite perché i clienti non sono mancati. All’inizio Nuvola costava un euro e cinquanta, oggi viene due e cinquanta”.
Oggi continua a mettere le mani in pasta?
“Ho delegato la parte manuale. Mi piaceva ma ero più attratto dagli aspetti legati al marketing. Prima non c’erano formatori in Italia e ho deciso di vivere un anno a Miami, città con tanti locali a disposizione per imparare e poter portare indietro qualcosa da replicare a casa mia”.
Cosa ha imparato dall’esperienza americana?
“La mentalità e il modo di vedere il business in un luogo dove si inizia con un locale per aprire una catena. Nel 2020 ho iniziato a tenere un blog gratuito con contenuti di valore. Mi sono arrivate subito richieste di consulenze ed è nato il progetto Dolci profitti. Tutte le pasticcerie hanno un loro dolce nascosto e in generale prodotti buoni ma non sanno valorizzarli. Insegno agli altri a replicare quello che ho fatto io nella mia pasticceria”.
Natale è vicino. Cosa ci si deve aspettare dal Panettone Nuvola?
“Un prodotto digeribile. Mi sono posizionato su prodotti ad alta digeribilità per tutta la pasticceria con una parte specifica per gli intolleranti al lattosio. Preciso per gli intolleranti, non per gli allergici. Il nostro panettone Nuvola funziona e abbiamo tanti clienti”.
Ma ci sono delle novità in arrivo?
“Sì, sulla parte della croissanteria ma non posso svelare nulla in questo momento”.
Chiudiamo con un consiglio per le nuove generazioni di pasticceri?
“Stare meno con le mani in pasta e più dietro alla disciplina del marketing strategico. Abbiamo infatti tanti campioni di manualità ma pochi sanno differenziare e valorizzare. Sarà questa disciplina a far svoltare le pasticcerie”.