Carrefour, addio Italia: il colosso francese molla, affare da 1 miliardo per il "re mida" del cibo Mastrolia
Con questa acquisizione, l'ultima di una serie spettacolare, il padrone di Plasmon e Giglio porta dipendenti e fatturati italiani al record. Il ritratto
C'è un asso pigliatutto che sta rifacendo lo scenario della grande distribuzione e del commercio alimentare nel nostro Paese. Passo dopo passo, con un botto dopo l'altro. Perché ogni affare chiuso fin qui è stato un boato. A partire dall'ultimo, rilevare tutti i supermercati presenti in Italia del colosso francese Carrefour. Il quale, parlava da settimane di abbandono del mercato italiano, suscitando anche apprensioni nei lavoratori e nelle rappresentanze, sindacali, quanto a tenuta dei posti di lavoro. Ora che l'affare è andato in porto, e che il 100% dei punti vendita ex Carrefour tornano del tutto italiani, l'asso in questione si chiama Angelo Mastrolia. Ha 61 anni ed è salernitano, per la precisione di Campagna.
Il numero uno dell'alimentare nel nostro Paese
Col senno di oggi, e carte e conti alla mano, a creare problemi crescenti a Carrefour in Italia è stata la strategia, intensificata negli ultimi cinque anni, di moltiplicare i punti vendita in franchising. Ma la differenziazione dell'offerta dei concorrenti, molto più attenta ad una politica di prezzi contenuti, e il mancato acquisto da parte della canadese Couche-Tard, con nel mezzo la mancata acquisizione di Auchan, ha portato i bilanci del gruppo d'Oltralpe ad essere sempre più in difficoltà. Comprese le quotazioni in Borsa. Unici segni più di questo difficile quinquennio, i risultati nei mercati spagnolo, brasiliano e francese. Da qui la decisione di vendere tutta la catena italiana, ed ecco l'entrata in scena di Angelo Mastrolia, a capo del gruppo NewPrinces, che ha riportato a proprietà italiana mille punti vendita sborsando circa 1 miliardo di euro. E diventando, di fatto, il numero uno del settore alimentare nel nostro Paese.
I numeri di un impero del cibo
Mastrolia e la NewPrinces sono il secondo gruppo nel settore del commercio alimentare per fatturato, e il primo per numero di dipendenti (13mila in Italia più 18mila nel mondo), con un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro. Il grande colpo dell'assorbimento dei punti vendita ex Carrefour è solo l'ultimo di una serie importante: l'acquisizione di Plasmon dal gigante Kraft-Heinz, l'acquisto dello stabilimento ex Cinzano a Cuneo, e prima ancora, in seguito al crac di Parmalat, il controllo di Giglio e poi del colosso britannico Princes Limited. Con Plasmon, Mastrolia ha comprto Nipiol, Dieterba e l'ex stabilimento Kraft a Latina. Niente male, per l'ex ragazzino cresciuto nella Piana del Sele Latteria, l'aziendina di famiglia nel Salernitano, ancora fresco di laurea in Giurisprudenza. Che come prossimo passo ripristinerà il marchio Gs, quello italiano a suo tempo assorbito proprio da Carrefour.












