La cucina shock di chef Braschi: "Il mio no a Barbieri e perché MasterChef, che ho vinto, ha tradito se stesso"
Ricette spericolate e sperimentali, l'unico vincitore ad aprire e gestire un locale tutto suo parla chiaro. E non ha mezze misure, neanche sui maestri
Lui è quello del pene di toro servito a tavola, della carbonara liquida, della lasagna in tubetto e della pizza marinara servita in polvere dentro una bustina trasparente pure quella commestibile, a mo' di dose stupefacente. E' anche il più giovane vincitore della storia di MasterChef finora, aveva solo 18 anni quando sbancò il più seguito cooking show di casa nostra. Ed è anche l'unico fra i vincitori del reality del talent di alta cucina ad aver fondato e gestire non uno, ma due ristoranti tutti suoi. Permettendosi pure di dire un no grande così allo chef stellato Bruno Barbieri. Valerio Braschi è uno senza mezze misure, fatto per colpire, far discutere, attirare attenzioni e critiche.
Da Roma al centro di Milano
Valerio Braschi ha vinto MasterChef nel 2017 e già allora, giovanissimo, aveva le idee ben chiare. Dunque, no alla proposta post vittoria da parte di Bruno Barbieri, di andare a lavorare da lui. Ha preferito completare il diploma scolastico e poi mettersi alla prova in un serie di esperienze in giro per il mondo. Il premio da 100 mila euro "l'ho regalato alla mia famiglia, avevo 18 anni e dopo aver speso per qualche stron...ta non sapevo che farmene", ha spiegato in una intervista. Ma l'idea di proseguire con le invenzioni in cucina e aprire un suo locale era lì, che camminava a fianco a lui.- Così prim ecco il ristorante 1978 a Roma, poi il bistrot Vibe a Milano e ora del suo locale in Galleria 1887, a sfidare quello di Cracco a poca distanza da lì.
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"MasterChef era un'altra cosa"
Oggi che è una firma di successo dell'alta cucina, Valerio Braschi ne ha anche per il programma tv che lo ha lanciato, MasterChef: "Ora è molto più legato allo spettacolo che alla cucina. Indirizza i concorrenti a diventare food creator, quello è un altro mestiere. Molti si buttano - ha commentato sulle pagine di Fanpage - nel mondo della cucina con l'idea che se sanno fare un piatto figo allora sono chef. E' una cosa che odio, questo lavoro ha responsabilità enormi". Quindi dritto per la sua strada, "ho avviato la mia carriera senza aiuti esterni" altrimenti "le persone mi avrebbero detto, che c...o ha avuto, è stato subito chiamato dallo chef" che lo aveva premiato in tv.