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Così Rosa Fanti ha cambiato chef Carlo Cracco: "Per lei chiudo il ristorante"

La seconda moglie del grande cuoco stellato lo ha trasformato. L'immagine fredda e antipatica di monaco del lavoro è cambiata, ma restano i debiti

di FoodCulture   

L'immagine austera e un po' antipatica è dovuta solo a una timidezza mai vinta del tutto, e da una natura quasi spirituale per cui chef Carlo Cracco pensava a farsi prete da giovanissimo. Ma mentre proseguono tutti gli impegni come maestro dell'alta cucina e imprenditore di Cracco, c'è spazio per un cambiamento nella sua vita. Accolto tempo fa e diventato l'unione fondamentale con Rosa Fanti, sua seconda moglie e ora manager determinante per il lavoro dello chef e la felicità familiare. Cracco lo ha detto tempo fa in una intervista a Vanity Fair: "Prima di conoscerla pensavo solo al lavoro, lei mi ha fatto scoprire che c’è dell’altro. Per questo chiudo il ristorante durante le feste: dobbiamo anche goderci la vita".

Il secondo tempo di una vita fra i fornelli

Rosa Fanti è la donna che affianca chef Cracco nel lavoro e nella cura della famiglia che comprende le due figlie avute da lui dalle prime nozze, Sveva e Irene. A cui si sono aggiunti Pietro e Cesare nati dall'unione con la Fanti. Diciassette anni meno di Cracco, Rosa Fanti è laureata in Scienze della Comunicazione ed ha conseguito un Master in Comunicazione e Marketing d’Azienda. Oggi è lei a fare da manager al marito, armonizzandone i numerosi impegni e svelando anche dettagli della loro vita privata nel blog Casa Cracco.

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Le imprese e i debiti da affrontare

Divenuto celebre presso il grande pubblico come giudice delle prime edizioni di MasterChef, Carlo Cracco ha poi abbandonato il cooking show e ha preferito dosare con maggiore attenzione le sue apparizioni nel piccolo schermo per concentrarsi sulle attività gastronomiche. Particolarmente impegnativa la gestione dei tre rinomati ristoranti a Milano, fra i Navigli e la Galleria Vittorio Emanuele. Un largo giro di affari con qualche rogna da sopportare. La spina nel fianco di Cracco è proprio il ristorante in Galleria, che in cinque anni ha accumulato debiti oltre 4,6 milioni con il patrimonio netto che si è ridotto a 246 mila euro. Mandare avanti il fine dining è impresa costosissima piena di sfide, lo chef ne ha vinte diverse, ora c'è soprattutto questa. Mentre nel privato può solamente sorridere. 

"Tonto con le donne" e pessimo in cucina agli esordi: come Cracco è diventato Cracco. Leggi qui

 

di FoodCulture   
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