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Baldessarri, il discusso chef stellato che cucina vestito di Latex. "Cosa succede nel mio ristorante"

Premiato con la stella Michelin, fra i migliori d'Italia, ha preso questa decisione così particolare dopo una vita che lo ha segnato

di FoodCulture   

A vederlo in certe pose rese ancora più virali dalla potenza dei social media, Giuliano Baldessarri sembra una specie di Diabolik uscito improvvisamente da fornelli, pentole e materie prime gourmet. Lui stesso stesso, dopo aver esitato, ora si definisca serenamente Latex Chef e questo alimenta le mille voci che lo attorniano. Facciamo ordine allora, perché lo chef stellato Michelin Baldessarri indossa la tuta di lattice nero non per andare in qualche club fetish o sadomaso ma perché averla addosso lo rende più concentrato su odori, preparazioni, gusto, è come una protezione da tutte le distrazioni esterne. Latex Chef Baldessarri è al timone del ristorante Aqua Crua aperto dieci anni fa a Barbarano Vicentino e fra i migliori d'Italia. La storia che lo porta a questa scelta che può apparire bizzarra è molto particolare e va raccontata in dettaglio.

Solo la bocca, occhi e naso sono liberi

La vicenda personale e la formazione di chef Baldessarri sono già raccontate in modo efficace nella sua biografia consultabile in Rete, dove parla di un passato molto turbolento di figlio dimenticato da un padre alcolista, e perso in sfide con i propri limiti e disagi, incluse corse in auto a grande velocità, droghe, notti selvagge e randage. Poi la scoperta della cucina "per bisogno, per prendermi cura del mio disagio". E la sorpresa di essere bravo, molto bravo. La formazione fra Italia e Francia, tra gli altri con maestri come Alajmo e Veyrat. Poi l'apertura del proprio ristorante dove indossa la tuta di lattice naturale estratto dall'albero della gomma, propone tre menu Iniziazione compresi di allestimento del locale e della tavola studiati apposta. Fra i suoi modi di "firmare" i piatti, l'uso abbondante di cacciagione e di erbe spontanee. Le orecchie sono isolate dalle distrazioni, liberi solo naso, bocca e occhi. La cucina è la missione totale della vita, da compiere come una sorta di supereroe del gourmet. E superato l'impatto iniziale con lo chef in latex, i premi, i riconoscimenti e il grande apprezzamento non fanno che aumentare. E spesso il rapporto con i clienti è risolto con leggerezza e grandi risate fra un piatto speciale e l'altro. 

di FoodCulture   
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