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Livia Giuggioli ex di Colin Firth e l'attività distrutta dai criminali in Italia: "Impossibile riprendersi". L'indagine

L'imprenditrice nel campo del cibo e della produzione sostenibile applicata anche ad altri ambiti, raccolta il crollo della sua azienda

di FoodCulture   

Lei è la donna che ha fatto innamorare dell'Italia, della sua lingua, del paesaggio, della grande cultura cibo incluso, l'attore premio Oscar Colin Firth. Che di fronte a tanta sensibilizzazione ha scelto il Belpaese come seconda patria. Livia Giuggioli per 22 anni è stata moglie dell'inglese Firth, con cui hanno concepito due figli, Luca e Matteo. Ma prima e oltre tutto questo, Livia Giuggioli è un'imprenditrice del cibo di qualità e a filiera corta e attivista che era alla testa anche di Eco-Age, azienda di consulenza per altri marchi (come il gigante alimentare Unilever ma anche brand di moda come Adidas) aiutati a spostarsi verso modelli di produzione più sostenibili in termini di impatto ambientale. E scriviamo "era" perché dopo 17 anni la ex signora Firth (la coppia si è divisa cinque anni fa) ha comunicato di dover chiudere Eco-Age a causa di un brutto attacco criminale su cui ora indaga la polizia italiana.

La fattoria ecologica in Umbria e la missione "sostenibile"

Livia Giuggioli ha conosciuto Firth nel mondo del cinema, lei che era un'apprezzata assistente di produzione passata poi al mondo del food a chilometro zero e della causa ambientale. Insieme alla popstar ex Eurythmics, Annie Lennox, ha fondato la no profit che si batte per i diritti delle donne The Circle, con la famiglia gestisce Quintosapore, fattoria biologica in Umbria e ha fondato i Reinassance Awards e i Green Carpet Fashion Awards, tutti in nome del rispetto delle materie prime, dell'ambiente e della sostenibilità. "Nessuno avrebbe previsto il nostro percorso di crescita - ha detto la 54enne Giuggioli sui social - vedere tutto questo strappato via via in circostanze così scioccanti crea un vortice di emozioni". Eco-Age si ferma. "Un'azienda è persa, ma un movimento inarrestagbile continua a vivere". E comprende di certo anche la eco-fattoria. Ma nel mentre c'è da vedersela con un brutto attacco criminale: "Non siamo stati in grado di riprenderci economicamente dall'impatto che questa cosa ha avuto su di noi. A causa di un'indagine in corso da parte della polizia, non possiamo rivelare altri dettagli su questo caso". Sì, non è per niente un bel film. 

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di FoodCulture   
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